Fiat porta in rosso i conti di Exor. Giallo ereditario a parte, gli Agnelli non trovano grosse consolazioni neanche nella gestione delle loro partecipazioni.
Nel primo semestre la perdita netta di Exor è di 261 milioni di euro, contro lutile di 301 milioni della prima metà del 2008. La differenza, oltre mezzo miliardo, sta in gran parte nel «decremento netto dei risultati delle partecipate», di cui ovviamente Fiat è la principale (590 milioni la perdita del Lingotto nel periodo di riferimento).
Non è però andata male per il titolo in Borsa, +1,09% a 12,06 euro. Buono il dato sul valore corrente del portafoglio di partecipazioni, che sfiora i 4 miliardi e mezzo di euro, in aumento di oltre il 50% dal primo marzo 2009, data di nascita della nuova Exor, dalla fusione tra Ifi e Ifil.
Molta tuttavia la cautela. Vista lincertezza che ancora domina leconomia e i mercati finanziari - spiega la holding di casa Agnelli - non è possibile fare previsioni sufficientemente precise sul risultato del 2009. Anche se - e questo è sicuramente un punto fermo - Sergio Marchionne ha già promesso per questanno una Fiat in utile.
Sul fronte dividendo saranno diverse le società della galassia che questanno non retribuiranno la capogruppo: non solo Fiat ma anche Intesa Sanpaolo, Juventus e Alpitour.
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