Fiat e sindacati non hanno raggiunto alcun accordo sul premio di risultato che interessa circa 82mila lavoratori del gruppo (quelli della Ferrari hanno unintesa specifica). Se ne riparlerà entro giugno, dopo lapprovazione del bilancio 2009 e la presentazione del nuovo business plan. La Fiat - secondo quanto riferiscono i sindacati - ha proposto lerogazione di un premio inferiore a 300 euro (ai 600 euro distribuiti lanno scorso sarebbero stati tolti gli aumenti del contratto nazionale). Per il momento, allo scopo di evitare che i salari siano inferiori a quelli attuali, lazienda continuerà a erogare la quota mensile frutto di vecchi accordi che risalgono al 1988 (complessivamente circa 1.300 euro allanno).
Fim, Fiom, Uilm e Fismic, intanto, hanno convocato per il 14 gennaio una riunione unitaria delle segreterie nazionali per mettere a punto iniziative di lotta legate al piano produttivo dellauto per lItalia presentato le scorse settimane dallamministratore delegato Sergio Marchionne al governo e ai sindacati. Tra le ipotesi allo studio cè anche quella di uno sciopero generale di tutti i lavoratori del gruppo, proposto dalla Fim. Nel frattempo la Fiom riunirà domani a Termini Imerese (Palermo) il coordinamento Fiat, mentre il giorno dopo si incontreranno i sindacati siciliani e il 12, a Roma, è prevista la segreteria Uilm. LUgl riunirà invece i suoi delegati a Napoli.
Resta caldo anche il fronte di Pomigliano dArco (Napoli), dopo la conferma della Fiat che i 38 precari, il cui contratto è scaduto a dicembre, lasceranno lazienda. Cade nel vuoto quindi la richiesta di un ripensamento in una lettera inviata a Marchionne dalla diocesi napoletana. E nellaula consiliare di Pomigliano, ancora occupata dai lavoratori, oggi arriva la Befana per portare i doni ai bambini degli operai. La Fismic è preoccupata anche per Mirafiori: chiede che sia mantenuto limpegno di portare a Torino una parte della produzione della Grande Punto e propone una mobilitazione unitaria analoga a quella del 2003.
Fiat, intanto, al contrario di alcuni concorrenti stranieri ha deciso di non proporre propri ecoincentivi allacquisto di nuove vetture, in attesa della proroga dei bonus anche nel 2010 allesame del governo. Il Lingotto annuncia, invece, che verrà incontro ai clienti offrendo tassi zero e anticipo zero sugli acquisti di tutti i suoi modelli, oltre a una supervalutazione dellusato.
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