Economia

Fiat, obiettivi confermati ma i rischi restano

Possibile il «ricorso al mercato dei capitali» Fitch: «Progressi». Il vertice in Turchia

Fiat, obiettivi confermati ma i rischi restano

Pierluigi Bonora

da Milano

«Fiat Auto sta mostrando progressi nel perseguire i propri target di redditività. È ancora un po’ presto per dire che si è fuori da ogni problema, ma si è imboccata la direzione giusta»: è l’agenzia internazionale Fitch a fare il punto sul risanamento dell’azienda torinese. Novembre e dicembre saranno i mesi della verità, nel corso dei quali i conti del gruppo dovrebbero cominciare a beneficiare dell’«effetto Punto» (oltre 44mila gli ordini raccolti finora). Da qui la possibilità reale che nell’ultimo trimestre Fiat Auto ritrovi l’utile operativo. Nel prospetto informativo, che delinea il quadro azionario dopo l’aumento di capitale da 3 miliardi legato al prestito convertendo, il Lingotto conferma per il 2005 l’impegno al raggiungimento dell’obiettivo, già annunciato, di «un risultato netto positivo, anche per la società, grazie alle componenti atipiche, accompagnato dal miglioramento del risultato della gestione ordinaria». L’indebitamento netto di gruppo, inoltre, è atteso per fine anno a un livello inferiore a quello di inizio esercizio. Per il fabbisogno finanziario, la Fiat conta di farvi fronte con la liquidità disponibile (5,9 miliardi), il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari, con l’eventuale ricorso al mercato dei capitali, e con i flussi della gestione operativa. «Il gruppo - è precisato nel prospetto - potrebbe pertanto trovarsi nelle condizioni di dover ricorrere a ulteriori finanziamenti e rifinanziamenti del debito esistente». Le azioni Fiat dell’aumento (291,8 milioni circa di azioni ordinarie offerte a 10,28 euro ciascuna, nel rapporto di 149 azioni ogni 500 azioni Fiat possedute di qualunque categoria), saranno offerte dal prossimo 28 novembre al 14 dicembre. L’ultimo giorno di negoziazione dei diritti di opzione è il 7 dicembre. Con la chiusura dell’aumento, le banche diverranno titolari dei diritti di voto delle azioni derivanti dal convertendo. L’ammontare delle spese a carico della Fiat legate all’operazione di aumento di capitale è stimato per massimi 211 milioni.
Per quanto riguarda l’azionariato, guidato dalla holding Ifil con il 30,06%, sia Mediobanca sia il gruppo libico Lafico scenderanno, rispettivamente, all’1,94 e all’1,98%. Spunta anche un nuovo socio con lo 0,80%: è Merrill Lynch, la banca d’affari protagonista, insieme a Exor e Ifil, della discussa operazione finanziaria che ha permesso agli Agnelli di mantenere il controllo della Fiat. Su questo fronte, in proposito, ancora nessuna novità: i fari della Consob continuano a essere puntati sull’equity swap.
Intanto, secondo il Financial Times, che ha dedicato all’avvenimento 4 pagine, gli imminenti Giochi invernali di Torino, rappresenteranno per la Fiat un’opportunità per rilanciare le sue vendite, grazie alla rinnovata gamma dei prodotti. Tra questi, oltre alla Punto, ci saranno le due novità che il gruppo sta presentando in questi giorni: la Panda Cross e lo sport utility Sedici.
Oggi, il presidente Luca di Montezemolo e l’ad Sergio Marchionne incontreranno, in Turchia, il partner Tofas.

Tema del vertice: gli investimenti relativi al nuovo Doblò con l’auspicio che il sistema Turchia risponda in termini di incentivi per la ricerca e lo sviluppo.

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