«Fiat è pronta per il dividendo»

Anche Montezemolo conferma il prossimo ritorno alla cedola. Altavilla in Powertrain, ex Gm in Turchia

da Milano

L’amministratore delegato Sergio Marchionne lo aveva detto al Salone di Parigi («nel 2006 il ritorno al dividendo è certo quasi al 100%», così il Giornale del 29 settembre) e ieri sull’argomento è tornato il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo: «Se i risultati del 2006 si realizzeranno, ci saranno le condizioni per tornare a distribuire un dividendo».
L’ultima cedola del Lingotto risale al 2002 e si riferiva al bilancio dell’esercizio 2001. L’ottimismo mostrato dai vertici della Fiat, all’indomani della presentazione dei dati del terzo trimestre e a una decina di giorni dall’incontro con gli analisti a Balocco, rappresenta un altro segnale del nuovo corso intrapreso dal gruppo. E Piazza Affari, dopo aver accolto con freddezza i pur buoni risultati del trimestre, aspettandosi un’exploit nei conti che invece non è arrivato, ieri ha invertito la rotta tornando a premiare il titolo Fiat.
Le azioni hanno ripreso a salire dell’1,98% (13,88 euro), con scambi pari all’1,8% del capitale. A contribuire alla risalita del titolo sono state anche le banche d’affari che proprio ieri hanno confermato i giudizi dopo la trimestrale. Ma anche l’attesa sugli obiettivi al 2010, che Marchionne illustrerà il 9 novembre a Balocco, continua ad attirare l’interesse degli investitori.
Ubs, in particolare, ha portato il «target price» a 14 euro, confermando il giudizio «neutral». Per quanto riguarda Rasbank, è stato mantenuto il giudizio sul titolo Fiat «outperform», mentre «il target price di 13 euro è in fase di revisione al rialzo». Sempre Rasbank ritiene che «l’Auto potrà agevolmente sorpassare l’obiettivo di “trading profit” 2006 di 250 milioni».
Anche Jp Morgan è tornata sui conti torinesi. Se la banca d’affari è rimasta scontenta del fatto che a fronte di un aumento delle vendite non ci sia stata una crescita adeguata della redditività operativa, è stata invece «positivamente sorpresa» dalla performance delle azioni fin dall’inizio di settembre. Il giudizio resta «overweight» e il «target price» a 13,61 dollari. La banca americana si riserva di rivedere la situazione dopo Balocco.
Ottimista anche Fitch: «Il giudizio sul Lingotto è sulla buona strada per essere migliorato, ma la tempistica è da vedere». «Il rating non cambia - rilevano poi da S&P - perché i risultati sono in linea con le nostre attese. Per un miglioramento dobbiamo vedere una generazione di cassa sostenibile nell’Auto e per quanto riguarda la produzione una minore dipendenza dalla Punto. Sarà quindi importante l’esito del lancio dei nuovi modelli nel 2007».
Da parte sua Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa, rimasta azionista della Fiat, ha osservato che «l’azienda sta rispettando e superando le aspettative». Il mercato ha comunque apprezzato la determinazione con cui Marchionne sta affrontando il dopo-crisi. L’ad ha detto di essere convinto «di avere un grande gruppo industriale tra le mani».
Novità, infine, nel management: Alfredo Altavilla, attualmente amministratore delegato della Tofas, è stato nominato ad di Fiat powertrain technologies (Fpt) al posto di Domenico Bordone che lascia il gruppo. Altavilla, che farà parte del Group executive council, continuerà a essere responsabile per le alleanze industriali.
Nuovo ad di Tofas sarà Alì Aydin Pandir, in arrivo dalla Gm dove ha ricoperto importanti incarichi.

Paolo Martinelli, che oggi guida la direzione motori della Gestione sportiva di Ferrari, assumerà invece la responsabilità della direzione sviluppo motori benzina di Fpt. Mario Mairano sarà invece il responsabile della costituenda direzione risorse umane e segreteria generale della Ferrari. Mairano mantiene per ora anche la direzione risorse umane del Lingotto.

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