Fiat da record in Borsa e nella produzione

Fiat ancora una volta protagonista in piazza Affari: ieri la quotazione è risalita sopra i 10 euro, il che non accadeva da almeno un anno, segnando quindi il nuovo massimo del 2009 a 10,50 e chiudendo in rialzo del 5,3%, con scambi pari a oltre il 7% del capitale ordinario del Lingotto.
Il titolo del Lingotto è stato il più scambiato per un controvalore (oltre 800 milioni su un totale di 3 miliardi). In una settimana, il rialzo di Fiat è pari al 12,64%. Tanto entusiasmo, in un contesto europeo molto più contenuto (+0,46% l’indice di settore) è dovuto a una serie di fattori: prima di tutto, l’amministratore delegato Marchionne ha rilasciato un’intervista a un giornale canadese molto rassicurante sulle sorti della controllata Chrysler; giovedì, inoltre, la società ha firmato a Mosca un accordo per la creazione di una joint venture fra Cnh e Kamaz nel settore delle macchine agricole.
Inoltre, per il prossimo 21 ottobre è convocato il Cda che dovrà esaminare i dati del terzo trimestre e ci sono attese positive. Infine, al dato diffuso ieri dall’Istat che riporta un incremento della produzione di autoveicoli in Italia del 45,3% si aggiungono le stime di J.D.

Power (elaborate dall’agenzia Ansa) sulla produzione in Europa che indicano ad agosto un incremento del gruppo torinese dell’81,3% rispetto allo stesso mese di un anno fa, in controtendenza rispetto a un contesto globale europeo in calo del 14,4%, mentre nella sola Europa occidentale si intravede un progresso dello 0,53%. E buone notizie sul fronte europeo arrivano anche dalle immatricolazioni auto di settembre che, secondo gli analisti, cresceranno tra l’8 ed il 9%.

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