Fiat, ricorso della Fiom contro la newco di Pomigliano

La Fiom presenterà domani al Tribunale di Torino un ricorso contro la Fiat. Ad annunciare l’azione legale, che ha per oggetto, in primis, la costituzione della newco di Pomigliano, sono stati ieri il segretario generale delle tute blu della Cgil, Maurizio Landini, e il responsabile del settore Auto, Giorgio Airaudo. L’iniziativa annunciata dalla Fiom, che arriva, ha spiegato Landini, dopo aver constatato che ogni tentativo di avviare un confronto con la Fiat è stato vano, ha nel mirino due elementi di fondo: la costituzione delle newco e un comportamento anti sindacale.
«La nascita delle newco - ha evidenziato il numero uno della Fiom - è finalizzata ad aggirare le leggi italiane ed europee in materia di trasferimento di impresa che prevedono la continuità dei contratti in essere». Il riferimento giuridico, nella fattispecie, è all’articolo 2112 del Codice Civile. Inoltre la Fiom intende accertare con questo ricorso l’antisindacalità contenuta negli accordi che la Fiom non ha sottoscritto che escludono, appunto, la rappresentanza delle sigle sindacali non firmatarie delle intese. Se il ricorso, come hanno spiegato Landini e Airaudo, dovesse essere accolto, «come auspichiamo», verrebbe reso nullo l’accordo di Pomigliano e di conseguenza anche gli altri accordi che riguardano gli altri stabilimenti Fiat (come quello di Mirafiori). «Il ricorso riguarda la newco di Pomigliano - ha detto Airaudo - il cui accordo rappresenta la prima causa. Mirafiori viene, evidentemente, in conseguenza». Landini ha voluto poi esprimere la sua fiducia nell’operato della magistratura, rafforzata, ha detto, dalla sentenza Thyssen Krupp. Ma ha anche evidenziato che il nuovo fronte giudiziario che si apre domani con la presentazione del ricorso non esaurisce certo l’impegno dell’organizzazione nella vertenza Fiat. «È un atto importante ma il lavoro sindacale non lo affidiamo solo alla magistratura e ai giudici», ha puntualizzato.
La Fiat aspetta di conoscere il dettaglio del ricorso, peraltro non inatteso e più volte annunciato. In ogni caso già martedì sarà l’occasione per misurare la temperatura delle relazioni azienda-sindacato. Con una prima volta assoluta: l’ incontro dell’ad Sergio Marcionne con Susanna Camusso da quando è stata eletta segretario nazionale della Cgil. Infatti è stato fissato per martedì mattina al Lingotto, quartiere generale della Fiat, l’incontro tra Marchionne e i segretari generali Cgil, Cisl, Uil e Fismic, cioè oltre a Camusso, con Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Roberto Di Maulo. All’ordine del giorno della riunione il futuro dello stabilimento ex Bertone, oggi Officine Automobilistiche Grugliasco, acquistato nel 2009 dalla Fiat.

A richiedere l’incontro erano stati ieri i leader di Cisl e Uil. L’invito è stato poi esteso anche a Cgil-Fiom. Il tema è il rilancio delle carrozzerie Bertone, ma certo potrà essere un’occasione per riprendere a parlare di Pomigliano e Mirafiori.

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