Milano. «Siamo felici che la Fiat vada bene. I rapporti con Marchionne, Elkann e Grande Stevens sono ottimi. Marchionne, inoltre, è un ottimo manager e ha fatto bene. E poi siamo sempre nel patto di consultazione». Enrico Salza, presidente del Sanpaolo Imi, che con la vendita del 3,55% delle azioni Fiat derivanti dal convertendo aveva scatenato il putiferio, lancia messaggi di distensione e, a proposito delloperazione finanziaria, spiega che è stata presa «in totale autonomia». Una stoccata il banchiere la conserva invece per il presidente del Lingotto, Luca di Montezemolo. «Tagliate la domanda», ha risposto ieri a chi gli chiedeva dei suoi rapporti con il numero uno del gruppo. Sul fronte degli esuberi il ministro del Welfare, Roberto Maroni, convocherà azienda e sindacali «in due incontri separati entro la prossima settimana». Maroni, che ha accusato le controparti di essere «nostalgici del vecchio assistenzialismo», ha anche precisato che «il tutto non ha più lurgenza che sembrava esserci perché ci sono stati 3 mesi di proroga della cassa integrazione».
Intanto, in attesa che domani il cda del Lingotto, presenti i dati dellultimo trimestre 2005, il primo mese dellanno confermerebbe il momento positivo del marchio Fiat. «Gli ordini della Punto hanno raggiunto quota 115mila e la quota di mercato del brand dovrebbe mantenersi sul 23%», riferiscono fonti vicine al gruppo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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