Milano - Debutto positivo per Fiat Industrial in Piazza Affari, la società scissa da Fiat spa che raggruppa le attività nei camion (Iveco), macchine agricole e movimento terra (Cnh): il titolo ha chiuso le contrattazioni del primo giorno di quotazione in crescita del 3,05% a 9 euro netti. Ancora meglio ha fatto Fiat spa, che è salito del 4,91% a 7,02 euro segnalandosi come il miglior titolo del paniere principale della Borsa di Milano. Il listino generale di Piazza Affari ha chiuso in crescita dell’1,30% e sono forti i titoli dell’auto in tutta Europa, spinti da Porsche, salita di circa il 15% dopo che negli Stati Uniti è stata rigettata una causa da due miliardi di dollari contro la casa tedesca.
Marchionne: "Al passo coi tempi" "Abbiamo il dovere di stare al passo con i tempi e di valorizzare tutte le nostre attività". Lo ha detto Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, nel corso della cerimonia della doppia quotazione di Fiat e Fiat Industrial a Piazza Affari. "La condizione dell’accordo" su Mirafiori "è garantire - ha poi spiegato Marchionne - la governabilità dello stabilimento. Se andiamo a impedire la governabilità avremo dei problemi: l’accordo - ha aggiunto - verrà preso con la maggioranza dei sindacati".
"Con il no, salta investimento su Mirafiori" Se a Mirafiori "vince il no con il 51% la Fiat non farà l’investimento". È quanto ha detto dall’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, a margine del primo giorno di quotazione di Fiat Industrial. A Mirafiori "Fiat non ha lasciato fuori nessuno se qualcuno ha deciso di non firmare non significa che io abbia lasciato fuori qualcuno: la Fiat - ha aggiunto - ha bisogno di libertà gestionale".
"Siamo in grado di produrre anche senza Fiom" "La Fiat - ha chiarito Marchionne - è capace di produrre vetture con o senza la Fiom". Poi ha sottolineato che "siccome la condizione dell’accordo è garantire la governabilità dello stabilimento, se andiamo a impedire la governabilità avremmo dei problemi. L’accordo -ha aggiunto- sarà preso con la maggioranza dei sindacati". Sulla mancata firma della Fiom all’accordo su Mirafiori, il manager ha detto che "la Fiat non ha lasciato fuori nessuno".
Confindustria L’uscita di Fiat da Confindustria? "La vedo come possibile, ma non probabile. Fiat - ha aggiunto Marchionne - non può continuare ad essere condizionata".
Mirafiori, con il 51% no nessun investimento "Se vince il no con il 51% la Fiat non farà l’investimento a Mirafiori, dice Marchionne. "Se il referendum di Mirafiori - ha proseguito - raggiungerà il 51% andremo avanti con il nostro progetto. La gente si deve impegnare a fare le cose. La Fiat non ha lasciato fuori nessuno - ha detto ancora Marchionne - se qualcuno ha deciso di non firmare, non significa che io abbia lasciato fuori qualcuno. La Fiat ha bisogno di libertà gestionale e non può essere condizionata da accordi che non hanno più senso".
Il rapporto con Chrysler Fiat potrebbe salire al 51% di Chrysler già nel 2011: l’ipotesi, definita "possibile ma non
probabile", è stata confermata da Marchionne. "È possibile - ha spiegato - che noi saliamo al 51% se Chrysler decide di andare in Borsa nel 2011". Non c’è invece "nessun piano" di fusione tra Fiat e il gruppo di Detroit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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