Ferruccio Repetti
Lei, aria di sfida, ha la borsetta in mano e un piede fuori della porta. Gli dice: «Stanotte torno tardi. Non maspettare». Lui trova solo la forza di rispondere: «Così non può andare avanti. Devi smetterla. Quello ti prende in giro, è un farfallone, un ruvinna-famigge. E poi - fa sempre lui, implacabile, restituendo veleno a veleno -, e poi quello lì è anche più vecchio di te». Questo sì che è un colpo basso: «Ora la convinco» pensa quel figlio di cinquantanni suonati che ormai vede solo la schiena della mamma, arzilla ottantenne, da qualche tempo in fregola di frequentazione amorosa con un quasi coetaneo di Piana Battolla, Bassa Val di Vara. Dove laria è buona, e soprattutto frizzante, anche se nessuno simmaginava così tanto, da risvegliare sani appetiti nella quarta età. Dunque: lei sale in macchina, che poi è il taxi dellamico intimo, occhi azzurri e 82 anni ben portati. Il figliolo, sulla soglia, si dispera: il legame di sangue non è acqua. Ma più ancora pesa, sullafflizione del maturo rampollo, il fatto che mammina abbia appena trasferito i soldi della pensione dal conto cointestato con lui a un altro condiviso col fidanzato. «Sciarbeletta - trova il coraggio di spedire, in dialetto, alla genitrice ormai allorizzonte -. Non ti sognare di rimettere piede in questa casa». Una minaccia attuata, quando i colombi decidono di affievolire i bollori dello spirito e dar riposo alla carne. Si è fatto mattino, ma il figlio delegittimato in banca è lì, con un grugno da far paura. La mamma vuole entrare, lerede (assai improbabile) resiste, il fidanzato si dilegua col suo taxi accampando una chiamata di servizio. Devono intervenire i carabinieri per sedare la disputa.
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