Alla fine della giornata il titolo di Intesa Sanpaolo, perdendo oltre il 2%, è risultato uno dei peggiori bancari del listino. E non tanto, almeno sembra, perché non abbia convinto la nomina di Marco Morelli alla direzione generale, al posto di Francesco Micheli, con lincarico di guidare la Banca dei Territori. Tantomeno la promozione di Gaetano Miccichè al pari grado, anche lui direttore generale.
Piuttosto a lasciare perplesso il mercato è la mancanza di passi avanti nella quotazione in Borsa di Banca Fideuram. I consigli di ieri non ne hanno trattato. E il timore è che si vada verso uno slittamento delloperazione. Il che equivale a rimandare sine die lentrata di 1-2 miliardi ritenuti importanti per rendere più robusto il patrimonio del gruppo che, come noto, non ha effettuato né aumenti di capitale, né emissioni di bond di Stato.
In ogni caso il nuovo assetto, che a questo punto vede sotto allad Corrado Passera due forti dg, quasi una sorte di vice Passera, ha ricevuto lapprezzamento del ministero del Tesoro, con particolare riferimento al modello industriale territoriale. E Passera stesso ha commentato dicendo che Morelli e Miccichè «assicureranno un grande contributo» in due settori cruciali, notando come «in coincidenza con linizio del secondo triennio di attività abbiamo reputato opportuno assicurare al gruppo un assetto del vertice operativo ulteriormente rafforzato».
Intanto le fondazioni azioniste della superbanca, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Cassa di risparmio di Bologna, salutando le nomine hanno aggiunto di voler assicurare a Passera e a tutto il top management della banca «la continuità del loro pieno supporto allo sviluppo di Intesa Sanpaolo».
Infine una voce fuori dal coro: luscita di Micheli ha raccolto parecchio stupore tra i rappresentanti dei dipendenti Intesa impegnati in lunghe trattative proprio con lex dg fino a pochi giorni fa.