Fiera, la rivolta dei sensi unici «Pronti a bloccare il quartiere»

Calcolate di dover impiegare quaranta minuti in più per andare dal parrucchiere e di mettercene venticinque per tornare a casa quando prima ne bastavano cinque. O di affidare la vostra salute al traffico della circonvallazione, sperando che gli automobilisti si mettano una mano sulla coscienza e lascino passare l’ambulanza che deve portarvi all’Istituto Auxologico. Zona Fiera, via Spagnoletto e via Pagliano.
Qui l’introduzione del senso unico di marcia nelle due strade ha rivoluzionato la vita del quartiere, peggiorandola e scatenato la rivolta di residenti e commercianti pronti a bloccare la circolazione se il Comune non cambierà di nuovo la viabilità. «Abbiamo raccolto 400 firme in due giorni contro questa assurdità che tra l’altro ci è stata comunicata soltanto la scorsa settimana - spiega Silvana Salsi che ha una tabaccheria in via Spagnoletto -. Costringono la gente ad infognarsi su via Domenichino e mandano tutto il traffico su viale Murillo e piazzale Brescia. Ma cosa sarà quando riapriranno le scuole o quando ci sarà la fiera o la moda? Uno deve alzarsi alle cinque per portare il bambino a scuola alle otto».
Basta mettersi in macchina e provare, orologio alla mano: chi abita in queste due vie è costretto a fare un giro dell’oca per tornare a casa. Senza contare che da giovedì inizieranno i lavori per mettere i parcheggi a lisca di pesce. E senza contare i danni per le attività commerciali. «In due giorni l’incasso è dimezzato - prosegue Silvana -. Non passa più nessuno e tra poco abbasseremo la claire». Fabrizio Masella è il titolare della Scuola Guida Spagnoletto e quando pensa a come sarà fare lezione ai suoi ragazzi, si mette le mani nei capelli. «Cosa insegno agli allievi, a stare in coda? È un disastro». Ma da dove viene la decisione di togliere il doppio senso di marcia in queste due vie?
«Ci hanno segnalato che c’erano molti incidenti - spiega Ernestina Ghilardi, presidente della commissione viabilità del consiglio di zona 7 -. Abbiamo chiesto ai vigili di calcolarne la percentuale. Dopo due sopralluoghi, come commissione abbiamo pensato ai sensi unici. Poi è arrivato il resoconto dei tecnici del Comune con la stessa proposta». Detto fatto. Peccato che a sentire i residenti qui di incidenti nell’ultimo anno ce ne sono stati davvero pochi. E a dire la verità nemmeno la presidente Ghilardi si ricorda con precisione il dato dell’incidentalità. Tutti si ricordano del motociclista morto all’incrocio con via Pagliano. «Ma andava a 120 all’ora. Sarebbe potuto succedere in qualsiasi altro punto della città» precisano i residenti che domani proporranno in consiglio di mettere i dossi al posto dei sensi unici.

Sono le 15 e un’ambulanza entra in via Spagnoletto. Giovanni fa il volontario del 118 da vent’anni. «È un disastro. Ieri è stato un inferno arrivare all’ospedale col traffico. Quanto ci ho messo? Non ho guardato nemmeno l’orologio».

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