Figli, mogli e cognati: ecco Famigliopoli

Dalle intercettazioni dell’indagine di Firenze emerge una fitta rete di rapporti che parte da genitori e mariti illustri e finisce con il coinvolgere parenti ignari di tutto. Quanti nomi eccellenti nelle carte: Rutelli, Verdini, Bertolaso e Masi

Figli, mogli e cognati: ecco Famigliopoli

Legami di sangue e d’amicizia. Il cognato è un parente? E di che grado? E il fratello del cognato? E il figlio del cognato? E la prozia? Ammettiamolo: sono interrogativi che il popolo italiano (gli inglesi, Dio Salvi la regina, l'hanno fatta più semplice mettendo bene in chiaro le cose con i loro brother and sister in law) si pone quotidianamente.

Basti vedere quanti di questi dubbi amletici percorrono la rete internettiana e ne rimangono, regolarmente, impigliati. Accade oggi, accadeva ieri e continuerà ad accadere anche domani. Indipendentemente dallo tsunami, per dirla con le sue stesse parole, che ha travolto Guido Bertolaso e il suo albero genealogico, le cose sono complicate.

Non tanto per i giudici o per le orecchie sensibilissime degli intercettatori professionisti, ma per noi che, più semplicemente, vorremmo tentare di mettere insieme la fotografia di gruppo dei vari protagonisti, comprimari e comparse di questo nuovo scandalo che rischia di frantumarsi, dato il periodo, in migliaia di coriandoli e stelle filanti. Bene inteso: nelle righe che seguono, voi troverete solo nomi e cognomi. Nomi e cognomi, legati da rapporti di parentela e di amicizia, ma che non costituiscono, meglio ribadirlo con assoluta chiarezza, un elenco di accusati o indagati. Bensì nomi e cognomi che sono diventati di pubblico dominio perché i giornali li hanno pubblicati affrontando, non sempre con la dovuta obbiettività, in questi giorni il presunto scandalo Protezione civile. Quindi prendete quest’articolo per ciò che intende essere: qualcosa di simile ad una mera esercitazione araldica.

Cominciamo dal prim’attore: Guido Bertolaso che si trova oggi ad avere un popolarissimo cognato, Francesco Piermarini, fratello di sua moglie Gloria. Sia perché impiegato nei cantieri della Maddalena per il vertice G8, sia per le sue molteplici attività che spaziano dall’immobiliare, allo smaltimento dei rifiuti, dall’organizzazione di eventi mondani alla produzione di film. Restando in famiglia, con la moglie Gloria, il cognato Francesco, la cognata Marilena, il suocero Guido la suocera Delis Papio, più il fratello di lei Francisco, Guido Bertolaso mise in piedi a suo tempo anche l’Immobiliare Olgiata.

Francesco Piermarini a sua volta è anche molto amico di Diego Anemone, del suo braccio destro Simone Rossetti, dell’ingegnere Fabio De Santis, alto dirigente del Dipartimento per lo Sviluppo, e dell’ingegnere Mauro Della Giovampaola, funzionario del Dipartimento per lo Sviluppo, collaboratori di Guido Bertolaso. Un posto a parte merita anche la famiglia Balducci. Angelo, Gentiluomo di Sua Santità, il padre di famiglia, direttore del Dipartimento per lo Sviluppo, è colui che ha cooptato l’Anemone costruzioni di Diego Anemone, che ha ottenuto diversi appalti nei cantieri della Protezione civile, tra cui il risanamento della Maddalena. La moglie di Angelo, Rosanna Thau, è nella società, «Erretifilm» con la moglie di Diego Anemone, Vanessa Pascucci. Il figlio di Angelo, Filippo ha comprato con Diego Anemone il centro sportivo della Banca di Roma a Settebagni, dando così i natali all’oggi tanto chiacchierato «Salaria Sport Village». Anche Gian Michele Calvi, che insegna al dipartimento di Meccanica strutturale dell’Università di Pavia ha un buon rapporto con i suoi familiari. Dopo essere stato «attuatore» alla Maddalena, oggi è il direttore del progetto ricostruzione all’Aquila di 183 edifici, nel frattempo la «Myrmex» di suo fratello, Gian Luca ha rilevato la «Tecno Hospital» di Giampaolo Tarantini. Uno che si sente escluso, «altro che grande corruttore.

Non ho mai pagato un euro ma neppure raccattato lavori» è l’imprenditore Riccardo Fusi, proprietario della Btp costruzioni. Dei suoi rapporti con il coordinatore Pdl, Denis Verdini(che,tra l’altro, ha fatto nominare Provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis, ora in carcere assieme a Balducci, l’ex braccio destro di Guido Bertolaso) Fusi dice: «Certo che gli ho chiesto aiuto, siamo amici, più che amici». E aggiunge «quando devo parlare con qualcuno a Roma telefono a Denis. Tutto qui. Ma il sistema Verdini non esiste. Gli rompevo le scatole dalla mattina alla sera per vedere Matteoli, tanto che alla fine il ministro l’ho pure incontrato ma con risultati zero».
Fatto sta che anche la famiglia Verdini si ritaglia un inquadratura a parte, grazie o per colpa delle affettuose dichiarazioni di Fusi secondo cui i tre figli del coordinatore Pdl Tommaso, Francesca e Diletta lo chiamavano spesso anche per chiedergli favori e per farsi prenotare e pagare camere di alberghi a Milano, Venezia, e in Versilia. Ed è sempre Fusi a tirar fuori anche il nome di Simonetta Fossombroni, moglie di Denis Verdini. Il capitolo Fusi finisce con il nome di un altro imprenditore: Francesco Piscicelli che avrebbe accompagnato ad acquistare due orologi di pregio destinati a Fabio De Santis.

Tra gli imprenditori troviamo ancora Claudio Lotito proprietario della Lazio e il toscano Valerio Carducci, già coinvolto nell’inchiesta «Why not», titolare dell’ appalto dell’albergo della Maddalena per i capi di Stato e di governo Il progettista di Carducci è l’architetto Marco Casamonti, peraltro già balzato agli onori delle cronache nelle vicende giudiziarie fiorentine che devastarono la giunta del sindaco di centrosinistra Leonardo Domenici.

Dunque, vediamo un po’, la foto di gruppo che ci proponevamo di scattare all’inizio sembra già aver radunato un po’ di gente. Ma questo punto permetteteci di fermarci un attimo e fare l’appello. Gli imprenditori ci sono tutti? Sembrerebbe di sì. E i familiari illustri? Macché, mancano ancora Susanna Smit, compagna di Mauro Masi, Antony Smit fratello di Susanna che lavora al Salaria Village, Paolo Palombelli, cognato di Francesco Rutelli, Paolo Desideri, amico di famiglia di Eugenio Scalfari e Massimo Fini, fratello di Gianfranco. Mancano anche i figli di Balducci: Filippo e Lorenzo, attore. Che, appena tornato dal Festival di Berlino, dove ha presentato il suo ultimo film Due vite per caso, di Alessandro Aronadio, si dice «devastato» e parla di «massacro mediatico». Ma non distraetevi, prego, altrimenti vi perdete la foto. E siccome tira sempre aria di Carnevale concludiamo spostandoci a Rio per un ultimo nome.

Quello di Monica, la presunta escort che si sarebbe incontrata con Guido Bertolaso al Salaria Sport Village. Si trova dallo scorso novembre in Brasile.

Lo garantisce il suo ex fidanzato, Davide Carta, che assunse la ragazza come colf permettendole di avere il permesso di soggiorno in Italia. E che, alla Gazzetta del Mezzogiorno, annuncia: «Ma quale escort, quella sera la accompagnai io al centro». Scherzi a parte, quindi, adesso tutti insieme sorridete, sennò la foto viene male.

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