FILARMONICA ROMANA Il celebre Quartetto di Tokio «arruolato» per le celebrazioni di Franz Joseph Haydn

Per le correnti celebrazioni haydniane la Filarmonica ha scelto il meglio: per il repertorio, il quartetto, forma di altissimo artigianato musicale e specchio fedele della ricca produzione di Franz Joseph Haydn; e, per gli interpreti, un famoso quartetto d’archi, la cui storia, tanto lunga quanto insigne, ne fa ormai una rarità. In programma quattro quartetti (i nn. 1, 2, 4, 5), tratti dalla raccolta dei sei Quartetti Op. 76, dedicati al conte Joseph Erdody. L’ensemble che li esegue è il Quartetto di Tokio, formatosi nelle aule dell’Accademia di musica della capitale giapponese nel 1969, e poi perfezionatosi alla Juilliard di New York. Chi crede che per formare un quartetto sia sufficiente che quattro musicisti decidano di suonare insieme, si sbaglia. Del resto quanto gli equilibri e i rapporti fra i singoli musicisti componenti un quartetto siano delicati lo insegna la storia del nostro glorioso Quartetto italiano, famoso in tutto il mondo, e costretto a sciogliersi, quando uno dei componenti, per ragione di salute, si dimise.

Il Quartetto di Tokio ha visto avvicendarsi i suoi componenti - della prima formazione è rimasto solo il violista Kazuhide Isomura - ma ha mantenuto viva la voglia di lavorare insieme. Da qualche anno il Quartetto di Tokio ha avuto in dotazione dalla Nippon Music Foundation, il cosiddetto «Quartetto Paganini», quattro pregiatissimi Stradivari. Teatro Olimpico. Ore 21. Info: 06.3201752

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