Film horror ai bimbi: genitori in rivolta

Festa di Halloween. Per festeggiare, l'insegnante decide far assistere i suoi alunni di IV elementare alla proiezione di un film. Ma c’è un particolare. Non si tratta di un semplice film per bambini, ma di un film horror vietato in molti Paesi ai minori di 18 anni. Una scelta incomprensibile fatta forse per «esorcizzare la paura», ma che ha sortito l’effetto diametralmente opposto. Non siamo riusciti a rintracciare il maestro, ma la direttrice didattica l’ha già convocato per chiedergli spiegazioni dopo la rivolta dei genitori.
Il fatto risale al 31 ottobre ed è avvenuto in una scuola elementare di Borghetto Santo Spirito in provincia di Savona, ma è venuto alla luce solo ora. A parlare sono stati i genitori di alcuni bambini, che preoccupati dalle paure generate nei loro piccoli, sono andati su tutte le furie minacciando un'azione legale contro la scuola.
«È assurdo, in anni di carriera non sono mai venuto a contatto con episodi del genere - sottolinea lo psichiatra Paolo Crepet - Questo insegnante non è una persona che può stare con i bambini, spero che chi si occupa di questa vicenda prenda al più presto le sue decisioni».
Ma torniamo un po' indietro nel tempo. È il giorno di Halloween. Il maestro decide di far vedere un film ai suoi alunni. I bambini sono eccitati e forse un po' impauriti. Come gli adulti che fanno la fila al botteghino per vedere il film horror e poi tremano di paura in sala. Il film ha inizio, è puro terrore: mostri, creature soprannaturali, sangue, torture, il pianto dei piccoli rompe la tranquillità. Attaccati l'uno all'altro con le mani si coprono il viso e le orecchie. E il maestro? Per intanto godiamoci il film, prima o poi smetteranno.
Per gli alunni è un'ora estenuante, sfiancante. Tornati a casa ancora impauriti, non raccontano nulla a mamma e papà e si chiudono nel silenzio. Ma alcuni genitori notano qualcosa di strano: i loro piccoli sono assaliti da improvvise fobie immotivate. Iniziano ad interrogarli e scoprono l'accaduto. Nel frattempo anche i vertici della scuola sono messi al corrente, ma nessun provvedimento verso l'insegnante scorretto.

I genitori sono determinati decisi ad andare avanti: «Episodi di questo tipo ledono in maniera fortissima i diritti dei bambini e imbarbariscono la scuola - sottolinea un genitore - vogliamo prendere provvedimenti, perché episodi di questo genere non si verifichino più in futuro. I nostri figli devono essere protetti da ciò che danneggia la loro cultura e il loro sviluppo».

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