Eleonora Barbieri
Grattacieli da scalare (o da cui lanciarsi), cascate per tuffarsi, elicotteri da cui fare bungee-jumping, animali pericolosi con cui ingaggiare sfide e combattimenti a mani nude: sugli schermi di Rtv, «La tv della realtà», vengono trasmesse le avventure degli appassionati di sport estremi e imprese che sfiorano limpossibile. «Arrivano decine di filmati, ci sono moltissime persone che amano il rischio - racconta Ainett Stephens, che conduce il programma su Italia 1 - Lo fanno per sentirsi vivi e, anche, per autentica passione».
È quella che, ogni volta, spinge il trentenne californiano Mike Thies a controllare le previsioni del tempo, per catturare tempeste e uragani in diretta con la sua telecamera: «Lui si posiziona sempre il più vicino possibile, per riprendere dal vivo levento: e non gli è mai successo nulla» spiega la conduttrice venezuelana. Cè chi si crede Indiana Jones e affronta felini e rettili (come lincantatore di serpenti che bacia il cobra per cinquanta volte di seguito), e chi preferisce gli insetti: «Uno dei più temerari è un uomo che ha fatto ricoprire il suo corpo da 500mila api. In passato ci era già riuscito, ma con 350mila api: ora ha battuto il suo stesso record». Che cosa gli è successo? «Nulla, è rimasto tranquillissimo».
Così accade anche «nel 99% dei casi» dei filmati in onda: «Ci sono persone che rimangono illese anche dopo essersi tuffate da cascate alte decine di metri. Il cliff-diving, i tuffi dalle rocce, è fra le imprese più diffuse. Uno stuntman si è fatto rinchiudere con la fidanzata in un barile e poi si è lanciato dalle cascate del Niagara: entrambi sono usciti sani e salvi, ma non consiglierei a nessuno di provare». Un altro «classico» è il bungee-jumping, dallelicottero o dal ventesimo piano di un grattacielo.
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