FILODRAMMATICI La nuova stagione comincia con stile

Zuzzurro porta in scena «Tutti i santi giorni», mentre il poeta-rock Casale rende omaggio a Gaber

Carlo Faricciotti

Esercizi di stile. Questa la chiave della stagione 2006/2007 del Teatro Filodrammatici. Il titolo del capolavoro di Raymond Queneau infatti si rivela l'etichetta ideale per il gruppo di testi che sarà messo in scena dal prossimo settembre.
Si parte proprio il 26 settembre (fino al 15 ottobre) con A Bertolt Brecht-Jadasmeeristblau (... sì, il mare è blu): ultimo fuoco delle celebrazioni per l'anniversario del drammaturgo tedesco interpretato da Adriana Asti e diretto dal marito Giorgio Ferrara.
Altro omaggio, dal 17 ottobre al 5 novembre, con Polli d'allevamento: il teatro-canzone di Giorgio Gaber, nella rilettura del giovane «poeta rock» Giulio Casale. Un autore italiano anche dal 7 al 19 novembre: lo scomparso Annibale Ruccello con il suo Le cinque rose di Jennifer, nella produzione del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli (interpreti Arturo Cirillo, anche regista, e Monica Piseddu).
Dal contemporaneo al classico «riletto», ovvero Macbeth-Secondo le belle bandiere (dal 21 al 30 novembre), elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Smaltite le feste di fine anno, il 2007 si aprirà con un altro classico, Lunga giornata verso la notte del premio Nobel nordamericano Eugene O'Neill, nella riduzione di Sonia Antinori e nella lettura registica di un nome nuovo della mise en scene come Carmelo Rifici.
Prosegue, a febbraio (dall'8 al 4 marzo), il viaggio ne I segreti di Milano: sotto la lente, stavolta, i famigerati anni Ottanta, raccontati dalla drammaturgia di Emilio Russo, anche direttore artistico del Teatro.
È ormai un classico, sia pure recente, anche Glengarry Glenn Ross (portato al cinema anni fa con il titolo Americani) di David Mamet, portato in scena dalla Compagnia Teatrale Gank in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova. Sempre prodotto da uno Stabile, quello di Sardegna, il titolo successivo in cartellone: Trio/Pic.Nic in cucina: una commedia scritta a quattro mani da Kado Koestler e Alfredo Arias e dedicata agli anni Sessanta in Argentina, prima dell'avvento del regime militare.
Si torna in Italia con Tutti i santi giorni (dal 27 marzo al 29 aprile), tratto dall'omonimo libro di Michele Serra, «interpretato» in scena da Andrea Brambilla, alias Zuzzurro.
Primavera con i classici, infine: dal 2 all'8 aprile, Poema della croce, una cantata su testi di Alda Merini con Giovanni Nuti e la partecipazione straordinaria della stessa autrice. Dalla Merini a Tolstoj: per La sonata a Krutzer (4-27 maggio) Giancarlo Dettori prende il posto che fu di Giancarlo Sbragia vent'anni fa, sempre al Filodrammatici.


Sempre nella primavera 2007, poi, dovrebbero prendere definitiva forma Spoon River-Antologia per il tempo presente: un manipolo di autori contemporanei (Mauro Covacich, Tiziano Scarpa, Giuseppe Genna, Chiara Zocchi...) «adatterà» le poesie di Edgar Lee Masters ai tempi nostri.

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