Adesso la smetteranno? Sì, gli interisti la smetteranno di piagnucolare, di sentirsi incompresi, di veder spettri (juventini) e nemici, di rimpiangere lo scudetto perso quando Ronaldo era in campo e il gran tessitore bianconero dietro le quinte? Oggi lInter cosa può chiedere di più? Ha vinto il secondo scudetto consecutivo sul campo, e non è da tutti. Ha cambiato la sceneggiatura: lanno scorso inanellando un record dietro laltro, questanno soffrendo, lottando, sprecando, rischiando, giocando come una grande squadra quando la condizione lha permesso e come una provinciale quando ha avuto paura. LInter del centenario non è tanto diversa dallInter di Angelo Moratti. Allora era tutto un cambiare allenatori finché non è arrivato Helenio Herrera. Qui, Massimo Moratti continua a sfogliare lelenco telefonico di tutta Europa. Cè mancato che Mancini non chiudesse sulla panca nemmeno la stagione. Ma se lInter ha imparato a soffrire, Massimo Moratti ha imparato a farsi dieci docce gelate prima di prendere decisioni. Ed anche questo è un segreto.
Già i segreti? Vincere uno scudetto è facile (ma non ditelo alla Roma), rivincerlo è molto più difficile. LInter dellanno passato è stata fenomenale, trascinata da qualche fenomeno. Quella di questanno è stata una Squadra, dove i fenomeni sono comparsi a corrente alternata. Lanno passato è stata una passeggiata trionfale, stavolta il successo rasenta limpresa.
E non raccontate che la rosa è così ampia... La rosa è ampia ma quando si fanno male in troppi, vengono a mancare tutti i centrocampisti, scompaiono per mesi giocatori importanti, quando sono evidenti gli scompensi di forma dovuti alle ragioni di cui sopra, mantenersi in rotta diventa esercizio dalta navigazione. E bravo Mancini, che lha tenuta in rotta.
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