(...) dellun per cento dellIrap, fino a 5,25, per gli intermediari finanziari. Non cè laumento del bollo auto, ma ci sarà a partire dal 2007 e sarà del 10 per cento.
Che con ogni probabilità la proposta diventerà legge, lo si evince da dichiarazioni in ordine sparso: «Mi pare che quella di Pittaluga sia lunica manovra possibile, non faremo barricate» dicono da sinistra Cristina Morelli la capogruppo dei Verdi e Enrico Vesco lassessore dei Comunisti italiani. «La necessità di questa manovra è evidente: il disavanzo finanziario deve essere coperto senza altre proroghe perché fino a oggi abbiamo sopperito ai deficit delle Asl con le disponibilità di cassa, che ora si stanno esaurendo. Abbiamo benzina ancora per i primi sei mesi del 2006, poi, senza interventi, la sanità ligure si fermerà» dice dallalto Claudio Burlando il presidente.
Del resto, la Finanziaria di Pittaluga raccoglie le istanze di tutti. La no tax area per esempio per lIre per esempio, lex Imposta regionale sulle persone fisiche. Inglobando le richieste di Ds, Rifondazione comunista e Comunisti italiani, viene estesa fino a 13mila euro: lesenzione totale potrà riguardare i redditi fino a 7.700 euro, come da normativa nazionale. Ma fino a 13mila euro non scatterà laddizionale. I redditi fino a 20mila euro invece verranno «colpiti» da un aumento dello 0,35. La stangata vera arriva su tutti gli altri, e cioè sulla gran parte dei cittadini: laliquota Ire verrà aumentata infatti dello 0,50 e portata da 0,9 al massimo consentito dell1,4 per tutti i redditi al di sopra dei 20mila euro lordi. Tradotto in soldoni significa che pagherà la quota massima anche chi ha uno stipendio di 1800 euro lordi, e cioè 1000 netti al mese. «È necessario - ripetono tutti -, e poi abbiamo salvato almeno le fasce più deboli».
Se dallIre ci si aspettano i maggiori introiti, 80 milioni di euro, 10 o 20 dei quali verranno destinati al fondo per la non autosufficienza, la manovra prevede altri tre capitoli fiscali. Dallaumento dellIrap, che riguarderà banche e assicurazioni ma escluderà le imprese, dovrebbero arrivare 11 milioni di euro. La stessa cifra che si spera di incamerare dallincremento del 10 per cento del bollo auto, che però potrà scattare solo a partire dal 2007. Altri 14 milioni di euro, che andranno a rimpinguare il fondo del trasporto pubblico locale, li porterà con sé la nuova imposta regionale sulla benzina: 258 millesimi di euro ma solo sulla verde, non sul gasolio. Gli uffici regionali hanno calcolato che lintroito per la Regione potrebbe anche essere maggiore, ma si stima una perdita del 6 per cento per la mobilità di chi, abitando in zone di confine con altre regioni, potrebbe decidere di fare il pieno altrove.
Il resto dellintervento riguarderà invece sia forme di risparmio e tagli agli sprechi, sia il reperimento di nuove risorse, per 70 milioni, attraverso unoperazione di valorizzazione dei beni delle Asl. Lelenco degli immobili a disposizione è già pronto. Le Asl dovranno venderli allagenzia regionale Arte, che si finanzierà in modo autonomo per comprarli, valorizzarli e, in un secondo tempo, dismetterli. La Regione potrà così decurtare i propri finanziamenti destinati alle Asl in base ai guadagni che le stesse Asl avranno incassato dalla vendita dei propri immobili.
Quanto alle spese infine, è previsto un incremento dello 0,5 per cento di quelle per il personale, esclusi gli oneri per i contratti. Detta per i comuni mortali: dal 2004 al 2005 la spesa è arrivata a quota 4,5 per cento. Da qui al 2006 non dovrà superare il 5. Tecnicismi a parte, lobiettivo, per dirla con Pittaluga, è «coprire i buchi e frenare le corse pazze della spesa». Cè anche il retroscena: pare che il pluridiscusso e vituperato ticket sanitario in realtà non serva a granché. Perché non lo paga chi guadagna meno di 36.
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