Finanziaria, un freno alle Province

da Roma

Con la prossima Finanziaria potrebbe arrivare anche uno stop alla proliferazione delle nuove Province. E a farne le spese non sarebbero solo le città che si vorranno candidare in futuro, ma anche quelle la cui costituzione è già a buon punto. In particolare la norma allo studio dei tecnici avrebbe conseguenze immediate per Monza-Brianza, Fermo, Barletta-Andria-Trani, Province previste da due leggi del 2004. Il risparmio stimato sarebbe di poco meno di 30 milioni di euro.
Altro capitolo di spesa che il governo sarebbe in procinto di chiudere, è quello della stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione. Norma varata dal governo Prodi e ridimensionata dallo stesso esecutivo di centrosinistra con una circolare del ministero. Con la Finanziaria dovrebbe essere sterilizzata del tutto. Il diritto all’assunzione sarebbe sostituito dal riconosciuto punteggio per partecipare a concorsi per assunzioni a tempo indeterminato.
Confermata la composizione della manovra. In un Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere tra il 16 e il 22 giugno sarà presentato un pacchetto di misure che dovrebbero avere diversi contenitori: un decreto da approvare subito, uno che potrebbe arrivare a settembre, la Finanziaria vera e propria (che dovrebbe essere molto più asciutta), il Dpef che segnerà la strada per il prossimo triennio e infine alcune deleghe al governo.
Con la Finanziaria arriverà la stretta fiscale sui profitti delle banche e dei petrolieri.

E anche il giro di vite sul pubblico impiego. Tra le ultime ipotesi, una sanzione per i dirigenti della Pubblica amministrazione che non usano il web per comunicare, ma anche premi per chi utilizza maggiormente le nuove tecnologie.

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