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La Finanziaria ha svuotato la Camera

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Fabrizio Graffione

Se la Finanziaria passa così com'è, la Camera di Commercio di Genova non garantisce la sponsorizzazione di importanti manifestazioni come quelle del Salone nautico, del Festival della scienza, delle Tall ships e di Slow fish. L'allarme è stato lanciato ieri mattina dal presidente Paolo Odone che ha illustrato i tagli previsti al budget promozionale. Un'attività molto intensa che negli ultimi anni ha portato molti frutti ed è stata realizzata in collaborazione con Regione, Provincia e Comune. In bilico anche i finanziamenti per appoggiare le iniziative a favore dei 50 Centri di via promossi grazie ai contributi della Camera di commercio. L’ente non prende soldi dallo Stato, ma si autofinanzia. Il bilancio è di circa 33 milioni di euro, con una spesa per la promozione di 3,5 milioni.
«Il gettito che la Camera di commercio genovese come quello delle altre città italiane - spiega Odone - è davvero ridicolo. Tuttavia i tagli della Finanziaria ci costringerebbero a congelare i nostri stessi soldi che non potrebbero essere spesi a favore di promozione strategica che è invece fondamentale per lo sviluppo dell'economia genovese. La manovra di contenimento varata l'anno scorso ha ridotto le capacità di spesa della Camera di commercio da 675mila euro del 2004, anno di riferimento per i tagli, a 270mila euro nel 2006 per rappresentanza, pubblicità, relazioni pubbliche, mostre e convegni. Ancora più drastico il taglio delle spese per esperti, consulenze e ricerche, passate da 141mila euro del 2004 a 56mila euro del 2006. I tagli hanno colpito le consulenze per settori strategici come infrastrutture e logistica, porto e aeroporto, privando così di fatto gli organi camerali del necessario supporto di carattere tecnico. E questo nonostante siamo un ente solido, con bilancio in attivo e che potrebbe, quindi, finanziare importanti iniziative a favore dello sviluppo del sistema economico locale».
Oltre ai grandi eventi cadono sotto la scure della Finanziaria, se non verranno approvati gli emendamenti proposti dall'Unioncamere, anche quelle iniziative di promozione delle produzioni artigiane, agricole e dell'enogastronomia, le manifestazioni promosse dai Centri di via, le fiere all'estero, tutti i convegni e il sostegno al turismo congressuale e le attività di pubbliche relazioni. «Ne ho parlato con il presidente della Regione Claudio Burlando - continua Odone -. Spero che abbia raccolto il mio appello e abbia informato i suoi colleghi di partito per fare inserire i nostri emendamenti alla legge Finanziaria.

Si permetterebbe così di escludere le Camere di commercio da tutti i limiti alla spesa e dagli obblighi di versamento che differenti leggi ci hanno imposto negli ultimi anni. Inoltre, vorremmo che almeno le Camere di commercio venissero escluse dai limiti previsti relativi a studi e consulenze, spese di rappresentanza, convegni, mostre, pubblicità, relazioni pubbliche e autovetture».

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