Caro Direttore, ho letto il tuo articolo del 26 ottobre su Basso e la Fincantieri. Conosci bene le mie posizioni sull'azienda guidata da Bono e sai quanto io ritenga necessaria una formalizzazione rapida (ed invece ne parliamo da più di un anno senza addivenire a nulla) di un piano industriale organico che inquadri e definisca le prospettive societarie a livello nazionale e, a cascata, che chiarisca il futuro delle unità produttive liguri. E proprio per questo sono d'accordo con Basso nel bollare la proposta dell'Onorevole Scandroglio, del Consigliere Garibaldi e della dott.ssa Oliveri come campata in aria: non si può continuare a cercare soluzioni parziali a problemi puntuali senza affrontare il problema nel suo complesso. È il principio della pagliuzza e della trave...
Tra l'altro la soluzione proposta, se la si volesse attuare realmente, porterebbe ad una modifica sostanziale della produzione che non sarebbe poi agevolmente regredibile: non è la stessa cosa produrre navi da crociera o chiatte, benché entrambe debbano galleggiare! Ribadisco quella che è la mia idea (e dato che sono un umile tesoriere e non un Segretario, è un'idea personale e non rappresenta necessariamente quella del Pd): bisogna affrontare il problema Fincantieri globalmente e per farlo (...)Fincantieri: subito le decisioni
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