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Fine digiuno La Lazio vince fuori casa
Massimo Bianchi
da Empoli
Torna al successo esterno la Lazio. Non accadeva dallo scorso aprile, era successo a Bologna, larbitro era anche allora Paolo Tagliavento. Quando si dice la cabala. La squadra di Delio Rossi domina nei primi 45 minuti, chiusi peraltro col vantaggio minimo: una punizione di Dabo con deviazione di Tavano e gettando al vento sontuose occasioni non finalizzate da Di Canio, Siviglia e Rocchi. LEmpoli, alle corde, ci prova con Riganò, troppo pesante nonostante il terreno molto allentato. Nella ripresa, allinizio, la situazione si rovescia. In 4 minuti lEmpoli ribalta il risultato, gran botta dalla distanza di Bonetto e rigore impeccabile di Tavano per una mano di Cribari davanti a Peruzzi. Ma quando sembra sul punto di capitolare, la Lazio tira fuori il colpo di coda. Azzeccate le sostituzioni di Rossi: Pandev, Tare e Cesar a dare nuova linfa e a scuotere una squadra caduta in catalessi. Tare pareggia di testa, Peruzzi salva una palla impossibile (di Vannucchi) e, dopo lespulsione di Ficini, era Liverani, punizione ancora deviata, a riportare avanti i romani. Che, in pieno recupero, avrebbero potuto ancora arrotondare con Tare.
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Torna al successo esterno la Lazio. Non accadeva dallo scorso aprile, era successo a Bologna, larbitro era anche allora Paolo Tagliavento. Quando si dice la cabala. La squadra di Delio Rossi domina nei primi 45 minuti, chiusi peraltro col vantaggio minimo: una punizione di Dabo con deviazione di Tavano e gettando al vento sontuose occasioni non finalizzate da Di Canio, Siviglia e Rocchi. LEmpoli, alle corde, ci prova con Riganò, troppo pesante nonostante il terreno molto allentato. Nella ripresa, allinizio, la situazione si rovescia. In 4 minuti lEmpoli ribalta il risultato, gran botta dalla distanza di Bonetto e rigore impeccabile di Tavano per una mano di Cribari davanti a Peruzzi. Ma quando sembra sul punto di capitolare, la Lazio tira fuori il colpo di coda. Azzeccate le sostituzioni di Rossi: Pandev, Tare e Cesar a dare nuova linfa e a scuotere una squadra caduta in catalessi. Tare pareggia di testa, Peruzzi salva una palla impossibile (di Vannucchi) e, dopo lespulsione di Ficini, era Liverani, punizione ancora deviata, a riportare avanti i romani. Che, in pieno recupero, avrebbero potuto ancora arrotondare con Tare.
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