A fine mese non serve la paghetta

Ecco la notizia bomba: «Tutti i dipendenti pubblici, a parità di mansioni, devono ricevere lo stesso stipendio». Detta così non sarebbe neppure una notizia, ma un’ovvietà. Invece quanto ha scritto il Times online sta facendo il giro del mondo. Perché la notizia è diventata così, questa sì una vera bomba: «Ai dipendenti pubblici maschi sarà tagliato lo stipendio per dare più soldi alle donne». Scandalo degli scandali. I sindacati del Regno Unito imbarazzati che non sanno più chi devono difendere. Blair perplesso. Lavoratori sul piede di guerra, scioperi alle porte, polemiche, proteste.
Ma la vera domanda da farsi è questa: perché saranno tagliati in prevalenza gli stipendi dei maschi? La risposta, ovvia anche questa, sembra invece una rivelazione divina: perché guadagnano più delle donne. Fino al 40 per cento in più.
Ecco, casomai, cosa dovrebbe scandalizzare. Le statistiche sulle retribuzioni maschili e femminili parlano chiaro in tutto il mondo. Gli stipendi delle donne sono più bassi di quelli degli uomini che svolgono gli stessi lavori. Alcuni osservatori parlano di una media del 20 per cento, altri del 14, altri del 16. Senza addentrarsi in scivolosi discorsi sulle percentuali delle donne dirigenti, dove i numeri sono spesso a una sola cifra, e delle discriminazioni sessuali nelle aziende private, basta ricordare che non più di un mese fa le dipendenti donne di Wal-Mart hanno fatto causa al colosso delle distribuzione americana. Un milione di impiegate vogliono avere salari equi, promozioni, dignità.

Il boss di Wal-Mart ha risposto: «Voi donne venite qui soltanto perché siete casalinghe alla ricerca di una paghetta e non per lavorare seriamente».
Anche le dipendenti pubbliche inglesi vogliono lo stipendio e non la paghetta.

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