Era tutto pronto, in famiglia, per festeggiare la laurea. La sua laurea, di R.B., ventottanni di cui qualcuno in più, rispetto alle aspettative personali e dei genitori, trascorso sui libri allUniversità di Genova. Ma ora che il grande giorno sembrava arrivato, ora che familiari e amici si preparavano a condividere la felicità dellevento, lui ha sentito gravare su di sé tutto il peso della realtà. Che era molto diversa da quella che gli altri intorno a lui immaginavano: la laurea non cera, non era neanche in previsione, mancavano ancora un mucchio di esami. R.B. non ha retto alla vergogna, al rimorso. Ieri mattina ha tentato di uccidersi un paio di volte, tagliandosi le vene dei polsi. Poi ha scelto la maniera più drastica, e si è gettato dalla finestra. Il padre e la madre arrivati da Cuneo non potevano credere che quel corpo steso allobitorio fosse quello del loro ragazzo, lo studente modello che in quello stesso giorno avrebbero voluto festeggiare.
A Genova R.B. viveva «in trasferta», lontano dai genitori, nella casa della nonna.Qualche esame, in effetti, laveva dato, ma non abbastanza per coronare un sogno che forse apparteneva più ai suoi genitori che a lui. Laspettativa devessersi a un certo punto trasformata in un incubo, fino al punto da inventarsi addirittura la data della discussione della tesi, non immaginando di portare così alle estreme conseguenze un disagio, una sofferenza che intanto crescevano inesorabilmente.
Ieri dunque il giovane, subito dopo essersi alzato da letto, ha raccolto alcune lamette e ha tentato di tagliarsi prima le vene e poi la gola. Ha riempito il bagno di sangue, come testimoniano le lesioni trovate sul cadavere. Infine, il gesto disperato: ha aperto la finestra e si è lanciato nel vuoto.
Ora chi lo conosceva, i vicini di casa, ne parlano come di un giovane «allantica». Diplomato in violino, come la famiglia faceva parte della comunità evangelica di Cuneo e frequentava spesso i corsi biblici. Descritto come taciturno, ma mai depresso, il giovane aveva trascorso le vacanze natalizie a Cuneo, in compagnia dei genitori e del fratello, anche lui studente, ma in Ingegneria, a Torino.
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