Fischi, grida «vergogna, vergogna», e poi striscioni di condanna per «il massacro di Gaza». Un ragazzo gli ha urlato «fascista» ed è stato identificato dalla polizia. Così Gianfranco Fini (nella foto) è stato accolto alluniversità La Sapienza, davanti al rettorato, da qualche decina di studenti di sinistra. Il presidente della Camera, invitato allinaugurazione dellanno accademico del master in Istituzioni europee, ha potuto comunque tenere la sua lectio magistralis.
I manifestanti hanno preso di mira le due leggi che portano il suo nome: quella sullimmigrazione e quella sulla droga. Tra gli studenti e la polizia sè acceso pure un piccolo tafferuglio, quando i giovani hanno cercato di occupare le gradinate delluniversità. Il rettorato, dove si è tenuta la lezione, è stato circondato da agenti in tenuta antisommossa per impedire che i giovani raggiungessero laula magna.
Al termine Fini ha minimizzato: «Non sono infastidito. Era una manifestazione del tutto prevista, come del resto era previsto che il numero dei partecipanti fosse così scarso. Peccato solo perché i giornali parleranno della contestazione e non dellEuropa e la poca incisività dei nostri parlamentari, che era largomento del mio intervento». Anche il rettore Luigi Frati ha sdrammatizzato: «Gli studenti che protestavano sono meno dello 0,1 per mille del totale. Io sono abituato a queste cose». «E lo dice a me?», ha replicato Fini.
A Fini la solidarietà del Pd.
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