Occhi puntati sul voto di palazzo Madama Dopo aver fatto di conto, Fini sa bene che l'ago della bilancia potrebbero essere, ancora una volta, i senatori a vita. A febbraio, quando il premier Romano Prodi cercava di uscire da una crisi di governo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, disse chiaramente che il governo avrebbe dovuto dimostrare di avere una maggioranza vera, garantita quindi anche senza il computo dei sette senatori a vita. "Romano Prodi non può pensare che basti il voto dei senatori a vita a tenere in vita il governo perché nessuno può dimenticare quello che disse un anno fa il capo dello Stato - incalza Fini - tanto più che mentre nel febbraio 2007 la crisi fu frutto di un incidente di percorso, questa volta siamo di fronte a una crisi politica".
La maggioranza politica L’Udeur di Clemente Mastella e la sinistra radicale rappresentata da Turigliatto hanno detto che non fanno più parte della maggioranza. Secondo l’ex ministro degli Esteri, il governo Prodi "al Senato non ha quindi più il sostegno dei tre senatori dell’Udeur e di quello del senatore della Sinistra Critica Turigliatto". "Non stiamo parlando di un voto mancato ad un singolo provvedimento - conclude - o perché un senatore ha perso l’aereo...".
Berlusconi: "Non si macchino la reputazione" Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, invita i senatori a vita a non "macchiarsi" la reputazione con un voto di fiducia al Professore.
"Non credo che i senatori a vita si vorranno macchiare di qualcosa che è così contrario al sentimento popolare - spiega il presidente azzurro - non credo nemmeno che vorranno difendere il ministro dell’Ambiente che è tra i principali responsabili del disastro dei rifiuti in Campania".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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