Fini, stoccata al Cavaliere La replica: offeso dai sospetti

Alleanza nazionale non digerisce la fuga in avanti di Berlusconi. Fini durissimo: "Fa i conti senza l'oste, le sue idee campate in aria. Vuole soltanto annettersi gli elettori di An. Siamo per il proporzionale, ma col bipolarismo". La replica del Cavaliere: "Offeso dai sospetti, presto vedrò Veltroni". Rifondazione apre al modello tedesco

Fini, stoccata al Cavaliere 
La replica: offeso dai sospetti

Roma - Il giorno dopo, volano ancora gli stracci da via della Scrofa. Alleanza nazionale non ha digerito la fuga in avanti di Silvio Berlusconi sul Partito della libertà e attacca a tutto campo il Cavaliere. Dopo le uscite soft del mattino ("Fa solo propaganda, il tempo è galantuomo") senza mai citare il Cavaliere, Gianfranco Fini al pomeriggio si accomoda da Bruno Vespa e spara alzo zero sull'(ex?) alleato. L'ipotesi di andare subito al voto dopo l'approvazione di una nuova legge elettorale è "campata per aria". Lo afferma il leader di An, ospite di Porta a porta. Secca anche la risposta del Cavaliere: "Ne prendo atto. Ma non rispondo mai niente a nessuno". Poi, in privato con i parlamentari di Forza Italia, l'ex premier si sfoga: "Il solo fatto di essere stato sospettato di aver pagato per avere avuto dalla mia parte Storace e Santanchè e di aver influenzato 'Striscia la notizia' mi ha offeso". Poi, sempre nella riunione con i parlamentari, il Cavaliere preannuncia "presto" in contro con Veltroni. E dipinge lo scenario futuro: "Prima le riforme, poi il voto. E se non avremo la maggioranza faremo come la Merkel: una grande coalizione. La situazione economica è talmente grave che c’è bisogno di un governo autorevole che prenda delle scelte coraggiose per far ripartire l’Italia".

"Voto? Idea campata in aria" "Berlusconi - spiega Fini - presenta come un'autostrada il fatto di andare a una legge elettorale con il proporzionale puro e poi andare subito a votare. Ma questa è una ipotesi campata per aria. Ieri si è detto pronto a discutere di legge elettorale, ma indisponibile alle riforme. Ma ha anche detto, e su questo sono d’accordo con lui, che il governo Prodi finché c’è ha il diritto di governare e la legge elettorale si deve fare con questo governo, non con un governo istituzionale o di transizione. Ma se il governo continua a governare, anche se per un solo voto, per quale motivo - chiede Fini - non dovremmo discutere di riforme istituzionali? Altrimenti raccogliamo le firme e portiamo la folla in piazza: è rispettabilissima propaganda, ma la politica è altra cosa. Attenzione poi a fare i conti senza l'oste, perché se la nuova legge non si fa in parlamento - ricorda Fini - la legge la faranno gli elettori con il referendum".

Proporzionale sì, ma bipolarismo "Berlusconi è stato ambiguo quando ha detto che è archiviato il bipolarismo. Se vuole archiviare la legge elettorale, pronti a discuterne. Ma è il sistema bipolare che non può essere archiviatoe anche con il proporzionale ci può essere il bipolarismo. Dire prima del voto con chi ci si allea sarebbe un elemento di chiarezza. Se poi c’è anche l’indicazione del premier prima delle elezioni è ancora meglio". Il leader di An, che rivela di aver sentito Umberto Bossi questa mattina, si dice "pronto a discutere il proporzionale", ma tenendo fede al patto di Gemonio, quindi con l’indicazione del premier, il vincolo di programma e lo sbarramento. 

"Non ci intimidiscono" "Evitare la frammentazione è interesse di tutti, ma non credo si possa sostenere che Berlusconi e Veltroni potranno essere pilastri e mettere altri all’angolo. Noi non ci sentiamo né intimiditi né all’angolo. Chi ha più filo da tessere, tessera" dice ancora l'ex vicepremier del governo del Cavaliere. "An è e sarà interessata a un processo unitario del centrodestra, ma il processo unitario non sono gli annunci. C’è un popolo di centrodestra, se Berlusconi pensa di portare gli elettori di An a votare per il suo partito si sbaglia di grosso. Se invece pensa ad una aggregazione nel centrodestra eravamo d’accordo ieri e siamo ancora d’accordo".

"Pdl? E' solo restyling di Forza Italia" Fini assicura di non essere "affatto meravigliato" dalla nascita del Pdl. "Non credo che ieri Berlusconi abbia dato vita ad un comportamento folle - afferma - ha cercato solo di uscire da una condizione di difficoltà politica, visto che il governo non è caduto, come lui auspicava, e io e altri alleati gli chiedevamo un cambio di strategia. Ha reagito com’è nel suo costume, in modo effervescente, uscendo dall’angolo con un colpo di teatro, che poi non è stato neanche tale, perché da tempo si sapeva che lui pensava ad un restyling di Forza Italia".

Berlusconi: "Governare con loro difficilissimo" "Con loro è stato difficilissimo governare - ha spiegato l’ex premier, secondo quanto viene riferito - ci hanno detto no alle privatizzazioni, al contenimento della spesa pubblica e a tante altre cose...". Berlusconi poi si è soffermato sul voto in Senato: "Io ho consultato tutti, ho parlato anche con Zanone. Gli altri invece non hanno fatto nulla. E poi hanno dato la colpa a me, è incredibile...".

Il Cavaliere ha criticato nuovamente gli alleati anche per il voto degli italiani all’estero: "Ci hanno fatto perdere un bel po' di parlamentari decisivi... E dopo tutto quello che ho fatto, la prima cosa che hanno fatto è stata quella di attaccarmi...".

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