
Nell'aerospazio Finmeccanica vola alto. Il gruppo industriale italiano (oltre 67mila dipendenti, fatturato 2012 di 17,2 miliardi) è presente in questo mercato con aziende che operano in diversi settori: dagli elicotteri agli aerei commerciali, dai jet militari ai satelliti e ai loro carichi, passando per l'avionica, le applicazioni, i servizi e la gestione operativa di sistemi in orbita. Parliamo di società che si stanno segnalando per la conquista di commesse in tutto il mondo. Alcune conferme di questo buon momento si sono avute in occasione del Salone aerospaziale di Le Bourget, in Francia. All'Air show, per esempio, la controllata Alenia Aermacchi ha festeggiato il successo del Ssj 100, un bireattore prodotto da Superjet, joint venture con la russa Sukhoi. Soddisfazione anche per i risultati raggiunti da Atr, joint venture con Eads negli aeromobili turboprop.
Alla manifestazione Atr ha comunicato molti nuovi ordini, che hanno portato il totale delle commesse in corso a 270 aerei, per un controvalore stimato di 6,5 miliardi di dollari.
Negli elicotteri, soprattutto dopo l'introduzione del modello AW 139, Agusta-Westland ha raggiunto una leadership nei mercati del trasporto Vip/corporate, della ricerca e del soccorso, delle forze dell'ordine e delle operazioni offshore a supporto dell'industria degli approvvigionamenti energetici.
L'azienda punta a rafforzare la propria posizione anche grazie ai due nuovi prodotti AW189 e AW169 che stanno per entrare sul mercato e registrano già ottimi risultati, con ordini per circa 160 unità ancor prima della certificazione. Per quanto riguarda il convertiplano, un aeromobile che combina la flessibilità dell'elicottero e le prestazioni elevate dell'aeroplano, Agusta-Westland vanta già ordini per 60 unità del modello AW609. Le stime vedono un mercato per 450 di questi velivoli in 20 anni.
Non solo velivoli e non solo il volo nell'atmosfera. La presenza di Finmeccanica nell'aerospazio si esplica anche nei sistemi radar, nell'avionica e in altre soluzioni high-tech della società Selex ES. Per quanto concerne il mondo satellitare, il gruppo agisce attraverso altre due aziende: Thales Alenia Space e Telespazio, che insieme costituiscono la Space Alliance. Thales Alenia Space è una joint-venture al 67% Thales e 33% Finmeccanica, che progetta e produce satelliti e relativi payload. È uno dei principali fornitori per la Stazione spaziale internazionale ed è coinvolta in alcuni dei più ambiziosi programmi scientifici e di esplorazione spaziale.
Telespazio, 67% Finmeccanica e 33% Thales, è specializzata, invece, nello sviluppo di applicazioni e servizi basati su sistemi satellitari e nelle gestione di operation.
Proprio nei giorni scorsi Telespazio si è aggiudicata, con l'European Satellite Service Provider (Essp), un contratto da 216 milioni per la gestione della attività di manutenzione e dei servizi di rete nell'ambito del programma europeo di navigazione satellitare European Geostationary Navigation Overlay Service (Egnos), che ha l'obiettivo di migliorare l'accuratezza dei dati forniti dal sistema Gps, e in un prossimo futuro, del sistema di posizionamento europeo Galileo. «La commessa - sottolinea Luigi Pasquali, ad di Telespazio - conferma il rafforzamento della nostra azienda nelle operation, ovvero nella gestione di infrastrutture satellitari». Le operazioni rappresentano uno dei fiori all'occhiello dell'attività di Telespazio, che le attua sia in propri centri spaziali in Italia (il più famoso è il Centro spaziale del Fucino), sia presso quelli di clienti, come il sito di lancio di Kourou, in Guyana Francese, usato dall'Esa (European space agency).
Il secondo fiore all'occhiello è rappresentato dai servizi e dalle applicazioni. In questo ambito cresce la presenza di Telespazio in programmi che riguardano il supporto alla navigazione e l'osservazione della terra, come il già citato Galileo, il programma Copernicus o la costellazione italiana realizzata da Thales Alenia Space Cosmo-SkyMed. «La maggior parte di questi servizi - spiega l'ad - riguarda oggi problematiche legate al trasporto di merci pericolose, alla gestione delle flotte, all'efficientamento della logistica, al pagamento dei pedaggi autostradali e a molte altre tematiche collegate alla navigazione satellitare e all'osservazione della terra». L'ad di Telespazio è soddisfatto dei risultati dell'azienda (oltre 600 milioni di giro d'affari).
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