Verbali «aggiustati» con il bianchetto, la falsa testimonianza di una prostituta comprata con la promessa di droga, planigrafie truccate, fotografie documentali misteriosamente sparite e una miriade di falsi commessi per coprire leffettiva dinamica di un incidente stradale mortale, la cui responsabile era fidanzata con un carabiniere della caserma che si era occupata degli accertamenti sullo scontro. Per questa vicenda, il gup Marco Maria Alma ha condannato a 3 anni e 8 mesi D.B., un ex militare dellArma (allora in servizio nella caserma di Corsico), rinviato a giudizio quattro suoi colleghi e condannato a 3 anni e 4 mesi un trafficante di droga «intermediario» della falsa testimonianza resa dalla prostituta, mentre la donna che era alla guida dellauto ha patteggiato in totale 2 anni per concorso in falso e omicidio colposo.
Lepisodio risale allottobre del 2002. È notte. A un incrocio a Trezzano sul Naviglio, lincidente. R.M., 28 anni, rimane illesa, mentre il 25enne alla guida dellaltra auto muore. Gli accertamenti fatti dai carabinieri di Corsico, secondo il gup, vengono alterati.
Finti verbali, condannato carabiniere
Nello scontro era coinvolta la fidanzata del militare, accusata di omicidio colposo
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