In poche ore, ha messo mano a tutto. Facendo correre dirigenti e capistruttura, costretti a lavorare in fretta e furia. Insomma, quel che di Lorenza Lei si narrava, puntualmente si è verificato: il nuovo Dg vuol far vedere che con lei la Tv di Stato ripartirà con efficienza. E che il nuovo corso avrà un altro passo rispetto alla precedente gestione, più basata sull’«attendismo». Insomma, in Rai comincia la rivoluzione Lei. Tanto che, a pochi giorni dalla nomina, sono già stati convocati due Cda, uno di seguito all’altro, domani e giovedì, in cui la nuova «direttora» traccerà le linee guida del suo modello di Tv, dell’organizzazione aziendale (con la creazione di maxi aree produttive) e della «sistemazione» di alcune cariche. In queste due riunioni non si parlerà ancora nello specifico di programmi, ma dalle indicazioni esposte, si potrà desumere che volto prenderà la Tv pubblica nella prossima stagione televisiva che partirà a settembre, ma che va definita nelle prossime settimane per essere presentata agli inserzionisti pubblicitari a giugno.
Comunque, sulla base delle mezze parole dette, del modo di pensare del nuovo dg, molto vicino all’area cattolica, e delle proposte avanzate dai direttori di rete, qualcosa si può desumere. Anche perché molte questioni erano già in discussione sotto la gestione Masi, semplicemente verranno «declinate» con un sapore diverso. Due le linee guida principali nella mente della Lei: meno spazio alla cronaca nera nei programmi pomeridiani e ai reality, più attenzione al pluralismo e quindi alle trasmissioni che si rispecchiano nel centrodestra per «calmierare» quelle più vicine alla sinistra, piano già messo atto con risultati alterni da Mauro Masi.
E questo in cosa si potrà tradurre sul palinsesto?
Dal punto di vista più politico con la trasposizione di Bruno Vespa in prima serata. Che vuol dire una scansione settimanale che rivoluzionerà le abitudini degli «aficionados» dei talk d’approfondimento: al martedì Ballarò, al mercoledì Porta a porta e al giovedì Annozero. Conseguenza: il controllo dell’informazione politica nella fascia oraria di maggiore audience non sarà appaltata soltanto ai «guru» della sinistra. Vespa manterrà anche gli appuntamenti (ovviamente non tutti e quattro) di seconda serata. Oltre a Vespa, continuerà con il suo Radio Londra Giuliano Ferrara subito dopo il Tg1. Messa da parte (e forse mai neanche pensata) l’idea di non rinnovare i contratti a Floris, Dandini, Fazio e Gabanelli, l’intento del neo dg è quello di contenere al massimo i costi e ridurre i compensi alle quattro star dell’approfondimento. Rimane in piedi la proposta di Raitre di aumentare il numero di serate per Che tempo che fa, aggiungendo il lunedì al sabato e domenica, oltre ai nuovi appuntamenti di Vieni via con me con Saviano.
Invece nel campo dello show, confermato l’impegno di Fiorello a tornare finalmente su Raiuno e futuro sempre più incerto per Simona Ventura. Sulla carta (ma è ancora tutto da decidere e con lo showman l’unica cosa certa sono le sorprese), Fiore dovrebbe far rifulgere il primo canale con sei seratone in onda in abbinata domenica e lunedì, un weekend al mese tra ottobre, novembre e dicembre. Intanto da ieri sera, il presentatore è al teatro Sistina a Roma per sperimentare un nuovo spettacolo tra palco e radio: lo show sarà infatti live su Radiouno. «Ho detto ai miei amici - ha raccontato Fiore al Gr1 - di non venirmi a vedermi a teatro, ma di ascoltare la radio a casa per dirmi cosa ne pensano. Perché il bello è questo: ognuno da casa può immaginare lo spettacolo come vuole».
Altre questioni che terranno banco nelle prossime settimane: la riproposizione o meno di Miss Italia a settembre (che certo non rientra nel concetto di televisione della Lei, ben spalleggiata in questo dalla consigliera Giovanna Bianchi Clerici) e il contratto di Simona Ventura. Pare che il direttore di Raidue (in questi giorni colpito da un gravissimo lutto familiare) non abbia indicato la conduttrice per guidare la prossima stagione di Quelli che il calcio (in corsa per prendere il suo posto Caterina Balivo o Facchinetti, fantasiose le ipotesi di un ritorno di Fabio Fazio). Così, la Simo a settembre si troverebbe per la prima volta dopo moltissimi anni senza un programma. In più anche il futuro dell’Isola dei famosi (si parla della prossima primavera) è appeso a un filo: Lorenza Lei, di per sé, è contraria ai reality, anche se servono alle casse dell’azienda. Potrebbe avanzare l’idea di cambiare tipo di reality e quindi anche conduttrice.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.