Roma - Con Fiorello non ci si annoia. L’inizio è dedicato alla (brutta) tv di oggi: «Ti piazzi alle sei sul divano alla fine di una giornata di lavoro e ti propinano i giochini. Dopo due ore c’è la pausa per il tg, finito si ricomincia con i pacchi. Poi dice che uno si butta sul satellite...». Se c’è uno che non te le manda a dire è proprio lui, Rosario Fiorello, che ieri assieme al fido Marco Baldini ha presentato il nuovo cd doppio di Viva Radio 2, il sesto della lunga, vendutissima collezione in vendita da domani. Non c’è alcunché di clamoroso in questo successo poco musicale se pensiamo che già nel 1971 Pippo Franco con Cara Kiri arrivò ai margini della top ten della classifica a 33 giri a forza di battute e grandi canzonette. Fiorello è il numero uno, dunque può permettersi di fare scelte difficili, alla Arbore: «La tv in prima serata? Non la farò per un bel po’, è stato un felice esperimento e mi sono divertito come un pazzo, ma non torno indietro». Fiorello spiazzato dalla tv ma anche dai vecchi amici: «Non lo capisco il Mike (Bongiorno), dice sempre che non lo chiamo, che lo sento solo per fare audience in diretta alla radio. Be’, l’altra sera, sarà stata mezzanotte, stavo in macchina e mi son detto chiamiamo il Mike, lui risponde: “Non mi scassare gli zebedei sto vedendo un bel film, ciao” e attacca. Che carattere il Mike». E tra una gag e l’altra (posseduto dallo spirito di Fava non smette più di suonare la tromba e anzi annuncia un disco Jazz col pianista Rea) c’è tempo per ricordare i momenti che hanno fatto la storia della trasmissione: «Da antologia i Backstreet Boys esaltati da Mamma Maria dei Ricchi e Poveri. Se finisse qui potrei morire felice».
La settimana che si chiude precede una domenica delicata per l’interista Fiorello. «Mi ha chiamato Vito Scala (il preparatore di Totti) e mi ha detto che se vincono lo scudetto mi tocca cantare Grazie Roma, gli ho risposto “ok ma se succede il contrario porti Francesco qui e gli fai cantare Oh Mia Bela Madunina», vedi un po’tu...».
Ma torniamo al cd. Nel primo ci sono le novità 2008: da Ciarrapico a Berlusconi, da Califano a Fava fino a Pecoraro Ascanio; nel secondo ci sono classici come Morandi, Cassano e Toscani. E poi c’è Gianni Minà il mito: «Un giorno mi si presenta con una foto: c’erano lui, De Niro, Cassius Clay, il Dalai Lama e...
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