Sfodera tanti sorrisi, Cesare Prandelli, predicando ottimismo ed entusiasmo. Niente pretattica prima del Bayern, tanto da snocciolare gli undici che stasera partiranno titolari all’Allianz Arena, sotto gli occhi di Michel Platini. Una vigilia così non farebbe nemmeno lontanamente pensare al momento difficile che attraversa la Fiorentina. Un tecnico messo in discussione dalla piazza e che mostra qualche perplessità sul progetto, una squadra che sembra diventata prevedibile e involuta. Ma se due mesi fa la compagine viola era entrata trionfalmente tra le prime sedici d’Europa, oggi non può essere tutto da cestinare. Lo striscione apparso domenica nei pressi dello stadio Franchi nel quale si leggeva «Prandelli vattene» è una sorta di vaticinio al possibile futuro viola. «Non esiste nessun caso Prandelli - prova a spegnere i bollori della piazza il presidente Andrea Della Valle -. Lo striscione? Forse il gesto di un tifoso del Siena passato per caso da Firenze...».
Il patron indica nella sfida con il Bayern «l’occasione giusta per ripartire, visto che in Champions ci esaltiamo», invoca un pizzico di fortuna e sprona Gilardino, a secco dal 6 gennaio. «Cerchiamo di allentare quanto più possibile la pressione che si sente addosso. È un goleador, si sbloccherà», il messaggio di Andrea Della Valle. «A Monaco segnerà, merita una fiducia incondizionata, ha solo bisogno di un episodio a favore», è la convinzione di Prandelli.
Il suo collega del Bayern Van Gaal dice di non sottovalutare la Fiorentina e rifiuta di parlare di crisi in casa viola («sono forti anche senza Mutu, anche l’1-0 sarebbe un buon risultato»); Robben, un po’ influenzato alla vigilia ma regolarmente in campo stasera, è più spavaldo («il risultato ideale? 6-0»). Sono lui e Ribery i giocatori più pericolosi, il motore e la fantasia dei bavaresi, dodici vittorie di fila tra Bundesliga, Coppa di Germania e Champions, con il 4-1 alla Juve relegata in Europa League e a caccia del 200° successo internazionale. E oggi tornerà Klose dopo l’infortunio.
«Siamo orgogliosi di giocarci gli ottavi di finale, ci metteremo tutta la convinzione e la determinazione possibile - avverte Prandelli -. Siamo ottimisti anche se consci che la partita è difficile. Non è questa la sede opportuna per cercare di capire cosa ci è successo in campionato nelle ultime settimane, ora c’è solo da pensare al Bayern e ho avuto segnali positivi dai giocatori. L’esperienza dell’anno scorso (i bavaresi vinsero nettamente, ndr) ci servirà, vogliamo uscire da questo stadio con la consapevolezza di potercela giocare al Franchi. In difesa tireremo giù il bandone... (saracinesca in fiorentino, ndr)». «Servirà la partita perfetta, il Bayern è più forte di quello dello scorso anno», sottolinea Montolivo. La Fiorentina per altro non ha mai battuto una squadra tedesca in Europa.
Il tecnico annuncia a sorpresa la formazione: Bolatti e Jovetic saranno titolari, l’unico dubbio è Felipe che ha un problema ai flessori. Ieri intanto operazione alla spalla per Gamberini: per il difensore due mesi e mezzo di stop.
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