A Firenze canti e preghiere per i senegalesi uccisi

Migliaia di persone - circa 12mila secondo le stime - hanno partecipato a Firenze alla manifestazione anti-razzista organizzata in memoria di Modou Samb e Mor Diop, i due senegalesi uccisi qualche giorno fa dall’estremista di destra Gianluca Casseri. E cortei anti-razzisti si sono svolti contemporaneamente anche in varie città italiane, tra cui Milano, dove si sono registrati alcuni momenti di tensione.
A Firenze il corteo è partito da piazza Dalmazia, il luogo dove è esplosa inizialmente la follia omicida del killer, che ha anche ferito gravemente altri tre senegalesi. Quindi, tra canti e preghiere, il corteo si è snodato sino a piazza Santa Maria Novella, dove è stata intonata una preghiera islamica. «Chiediamo perciò che il governo risponda concretamente, con leggi severe contro il razzismo e la discriminazione razziale», ha detto il portavoce della Comunità senegalese Papa Diaw nel suo intervento conclusivo dal palco. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi ha rivolto «un appello al capo dello Stato affinché conceda ai tre senegalesi feriti la cittadinanza italiana».

Mentre il presidente del Consiglio comunale della città, Eugenio Giani, si è impegnato a proporre una targa in piazza Dalmazia per ricordare le due vittime. Già ieri qualcuno dei manifestanti ha montato un cartello grigio in cima a un’asta nella piazza con la scritta: «Modou e Mor due di noi, piazza Dalmazia solidale».

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