A Firenze è di nuovo guelfi-ghibellini

Il Pdl ci prova sul serio. Il fortino rosso della Toscana, Firenze, potrebbe dire addio alla continuità delle giunte di sinistra. A meno di tre mesi dalle elezioni amministrative, infatti, si profila la candidatura di Giovanni Galli. L’ex portiere di Fiorentina e Milan, molto conosciuto in città per la sua opera di volontariato (la Fondazione Niccolò Galli è intitolata a suo figlio morto nel 2001 a 17 anni in un incidente stradale) e attuale commentatore Mediaset, ha ricevuto giovedì sera una chiamata direttamente dal premier Silvio Berlusconi. «È stata la telefonata tra due persone che si stimano e si rispettano. Alla fine non si sa se ero più entusiasta io o lui», ha detto ieri Galli aggiungendo di aver fissato un incontro con Berlusconi per i primi giorni della prossima settimana nel quale si parlerà di programmi e verrà sciolta definitivamente la riserva sulla candidatura. «Desidero fare le cose per bene - ha detto Galli -. Ho un progetto per la città che condividerò e porterò avanti anche con l’aiuto del presidente e del governo». Galli, che ha 50 anni, dopo aver raccolto il consenso fra tutti i big del partito, a iniziare dal coordinatore nazionale di Forza Italia, Denis Verdini, sta incontrando una simpatia e un consenso crescente nei cittadini.

A giugno dovrà sfidare il politico astro nascente del Pd, Matteo Renzi, 34 anni, che è uscito vincitore dalle primarie di coalizione giocando la carta della rottura con l’attuale primo cittadino, Leonardo Domenici, e con il partito, ma che dietro ha una eterogenea coalizione che (al momento) va dai socialisti a La Sinistra.

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