La firma di Rossi sul centenario E domani c’è Marta

Coloratissima «prima» della Bai, come sempre. Sono riapparsi anche i rotoloni di carta igienica i tradizionali lanci. I giovani «goliardi» pare ci siano ancora. Ma la vera curiosità che aleggiava fra il pubblico della «prima» riguardava il nostro Sindaco: il divertente «scoop» del nostro giornale (la Vincenzi soubrette della Bai!) ha stuzzicato tutti gli spettatori: «Ma verrà davvero?», «Ma che simpatica!», «Ma che sindaco spiritoso: se fosse bravo come è spiritoso avremmo la città più bella del mondo».
Una nostra solerte collega, di altra testata, spinta dal nostro «scoop», aveva persino scovato la Marta a Marrakech e lei aveva confermato: «Ci sarò, certo. Vedremo quando, magari già domenica pomeriggio». (Cioè domani al matinée). Piero Rossi era in gran spolvero, dirigeva la «prima» da dietro le quinte e al vostro cronista (che lo seguiva amabilmente) spiegava come presenterà la Vincenzi, che scenderà da una scala argentata e dovrà far capire che la nostra Genova per lei dovrebbe diventare una nuova Broadway!
Intanto la platea si divertiva molto alle battute dei baistrocchini: in prima fila non potevano mancare (erano presenti già alla... «Prima» edizione, 97 anni fa...) Gianni Plinio, Alfredo Biondi, il professor Henriquet, l’ex rettore magnifico Bignardi, il comandante Panizzi (complimenti per aver spiegato sulle nostre pagine la bella storia della «goliardia»!). Plinio impazziva di gioia e batteva le mani concitato quando sul palco due attrici (si fa per dire) hanno proposto di costruire la moschea al Carlo Felice, con Boccelli e Dalla a far da Muezzin. Curiosità per tre belle ragazze che nobilitavano il balletto: le aveva scoperte Piero Rossi: Fabiana Ruffini, Katarina Martiniuk, una ucraina che vive a Genova e studia ed ama il ballo e Sara Gigliotti, lei sì davvero universitaria. Biondi è stato il più citato, non mancavano belle signore venute ad applaudire soprattutto il «play boy» dei loro tempi, quel Piero Rossi che ha compiuto 80 anni e già pensa di celebrare il «centenario» della Bai.
Molto chic, Franca Brignola assalita letteralmente da tutto il balletto, Ivana Rossi, ritornata «vamp» di anni ruggenti, Dunia Briata attratta dalle belle scene di can can, fra le liguri più eleganti della serata. Alla «Cassa», come è tradizione da sempre, Ernesto Gherardi, un po’ appesantito ma sempre vigile e attento (i conti come lui non li sa fare nessuno). Fra le giovani universitarie spiccava la dolcissima e raffinata Valentina, grande esperta di design alla Wall Street. Particolarmente caricato Edoardo Quistelli, che nel foyer, continuava a presentare a tutti la sua dolce e giovane consorte, ma soprattutto il «pancione» di lei, piacevolmente in attesa del primo erede. La speranza, si diceva, è che appena nato il piccolo non veda il papà vestito da Dolce o da Gabbana. I voti agli interpreti dati dalla sala? Dieci a Paolo Drago (la sua Vincenzi è stata travolgente) e a Claudio De Maria, per il suo «Alfonso Signorini».

Nove alle tre belle ragazze, dieci ai musicisti dal vivo (da quando non accadeva? Dai tempi del maestro Borsoi... 1958). Ottimo Barbini (nove) per il suo Montaldo, strepitoso Quistelli per il suo «Burlando». Insomma un trenta e lode alla vecchia Bai non lo toglie nessuno. Ed ora grande attesa per la «soubrette» di Tursi.

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