da Milano
I soldi non sono mai abbastanza e gli stipendi non crescono. È uno dei ritornelli più noti degli ultimi tempi. Eppure, stando ad una elaborazione dellUfficio Studi della Cgia (lassociazione degli artigiani) di Mestre, il «refrain» dovrebbe essere quanto meno variato. Proprio così, perché i redditi dei lavoratori dipendenti sono cresciuti, tra il 2004 e il 2005, di un importo compreso tra i 110 e gli oltre mille euro. La conferma viene dagli esperti dellassociazione artigiani mestrina che giunge, come di consueto, dai numeri. Ed ecco, cifre alla mano, come si spiegano gli aumenti. A partire dal caso di un lavoratore, single, senza alcun familiare a carico, che si trova allinizio della sua carriera lavorativa e con un reddito lordo di 15mila euro. Nel 2005, il giovane occupato, ha visto entrare nelle sue tasche ben 110,38 euro in più che nellanno precedente. Una media nazionale calcolata tenendo conto delle nuove aliquote e scaglioni Irpef introdotti dalla Finanziaria 2005, dallincremento delle retribuzioni contrattuali pari al 3,1% (dato Istat), della variazione dellindice dei prezzi al consumo pari al +1,7% e del federalismo fiscale per cui sette regioni hanno ridotto laliquota delladdizionale regionale Irpef 2005 o alleggerito, nel suo complesso, il carico fiscale regionale. Buone notizie, poi, giungono anche nel caso di un lavoratore dipendente con un reddito di 24mila euro lordi lanno, assunto come impiegato con dieci anni di anzianità e con due figli a carico. Il suo bilancio familiare nel 2005 si è chiuso con un incremento di circa 535 euro.
Ma gli incrementi più rilevanti la Cgia di Mestre li scopre tra i lavoratori dipendenti, con una mansione di capo ufficio commerciale con moglie e due figli a carico e con 35mila euro lordi di reddito allanno. Poco più di 1.
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