Fisco: Unico slitta al 30 settembre Per 730 e 770 proroga al 10 luglio

Il rinvio non riguarda i pagamenti. E per l’Ici esenzione pure a box e cantine

da Roma

Il governo concede un po’ di respiro in più per i prossimi adempimenti fiscali. Slittano, infatti, al 10 luglio i termini per la presentazione dei modelli 730 e 770, originariamente in scadenza il 3 giugno. Proroga «lunga» - in questo caso fino al 30 settembre - anche per la presentazione del modello Unico 2008, in scadenza il 30 luglio. Lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia, Daniele Molgora, al termine di un incontro con il presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti, Claudio Siciliotti. Il ministero dell’Economia viene così incontro alle esigenze dei professionisti, alle prese con le modifiche introdotte con l’ultima finanziaria. Ai commercialisti, Molgora ha promesso di definire un quadro di scadenze tributarie «coerente rispetto ai tempi che intercorrono tra rilascio dei moduli e i termini per effettuare gli adempimenti: solo così - ha aggiunto il sottosegretario - sarà possibile abbandonare una volta per tutte la politica delle proroghe, che non piace neppure ai professionisti e ai contribuenti». Slitta inoltre dal 30 maggio al 31 ottobre il termine per comunicare l’opzione Irap.
Arrivano intanto alcuni chiarimenti sull’abolizione dell’Ici per la prima casa. È confermato che l’esenzione interessa i garage e le cantine di pertinenza della prima casa, anche se iscritte al Catasto in maniera distinta rispetto all’abitazione. Niente Ici anche nel caso in cui i genitori cedano una casa al figlio a titolo gratuito, purché il regolamento comunale dell’imposta lo consenta. Stesso discorso per gli anziani che hanno spostato la residenza in un ospizio o in un ricovero ospedaliero «permanente»: non dovranno pagare l’Ici sulla loro prima casa, sempre che il Comune lo consenta.
Confermato, all’opposto, il mantenimento dell’imposta sulle case cosiddette «di lusso», cioè quelle che fanno parte delle categorie catastali A1, A8 e A9.

Da questi immobili arriverà ai Comuni un gettito complessivo di 61 milioni di euro. Lo sconto per tutte le altre prime case vale 1,7 miliardi. Sulle prima case dei non residenti in Italia, resterà solo la detrazione già in vigore sulle abitazioni principali.

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