Fitto boccia il «federalismo del Sud»

Fisco, il ministro sulla proposta di sei governatori: «Non si autoescludano dal confronto»

Un gruppo di tecnici, coordinato da costituzionalisti ed economisti di rilevanza nazionale, lavorerà ad una proposta di federalismo fiscale e solidale delle regioni meridionali: così hanno stabilito i governatori delle Regioni del Sud che ieri si sono incontrati a Roma presso la sede della Regione Campania. Alla riunione erano presenti il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, quello della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, della Calabria, Agazio Loiero, della Basilicata Vito De Filippo, Nichi Vendola per la Puglia e Michele Iorio, presidente della Regione Molise, che hanno deciso di avviare una fase di confronto con le altre regioni in materia di federalismo fiscale. L’iniziativa è stata accolta con stupore dal ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto: «Leggo con sorpresa dell’iniziativa delle sei Regioni del Sud di elaborare una proposta autonoma di federalismo fiscale al di fuori dalle sedi unitarie e istituzionali della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato Regioni. Appare singolare che per parare un rischio eventuale, futuro e futuribile di spaccatura del Paese, le Regioni del Sud assumano in via preventiva una iniziativa quasi auto eliminatoria e che crea una spaccatura certa, fin dalla fase di partenza della discussione su un federalismo fiscale che sarà solidale come da programma elettorale e da dichiarazioni programmatiche del presidente Berlusconi». Fitto invita i governatori del Sud alla riflessione: «Devono farlo - dice il ministro -.

Per tenere unito il Paese è indispensabile che le peculiarità e le diverse esigenze delle Regioni del Mezzogiorno siano tenute nella debita considerazione e discusse, già a partire dai prossimi giorni, nelle sedi naturali, unitarie e istituzionali».

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