Fiumi di droga diretti in centro

Gestivano il traffico di droga nel centro della capitale, rifornendo clienti di case d’appuntamento e di locali, ma due incensurati, un romano di 32 anni R.A. e un pesarese di 49 C.P., sono finiti in manette nel corso dell’operazione «Cocaine train» del I commissariato. Dovranno ora rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine è partita nel giugno scorso quando altri due romani, di 38 e 40 anni, erano stati arrestati perché nascondevano cocaina nei loro appartamenti in centro. In quell’occasione furono denunciate anche tre ragazze italiane che facevano da tramite tra i due pusher e i clienti, da loro stesse contattati. Da quegli arresti, ai quali a settembre se ne era aggiunto un terzo, è scattata l’indagine della polizia per risalire ai fornitori della droga. Mercoledì scorso sono scattate le prime manette nei confronti del romano, addetto allo scalo merci nella stazione ferroviaria di Santa Palomba. L’uomo, residente a Ciampino, aveva cointestato l’appartamento dove gli agenti avevano rinvenuto un chilo e mezzo di coca e 500 grammi di hashish con il pesarese, al quale gli agenti sono risaliti grazie anche alla collaborazione dei loro colleghi del capoluogo marchigiano. Il quarantanovenne, commerciante di mobili, sarebbe stato il tesoriere.

Probabilmente la cocaina veniva fatta arrivare sui treni dalla Spagna e dall’Olanda e una volta recuperata e finita nelle mani dei due fornitori, veniva smerciata tra i pusher individuati l’estate scorsa. Ora l’inchiesta è passata di competenza della Dda (Direzione distrettuale antimafia).

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