Flachi, la carriera sugli altari che può finire nella polvere

Il giocatore simbolo, adorato dai tifosi, si dice sereno ma rischia una squalifica di oltre un anno

Flachi, la carriera sugli altari che può finire nella polvere

Come un fulmine a ciel sereno. Arrivato a sconvolgere il desiderio di Europa della Sampdoria e la carriera del suo giocatore di punta, in un ambiente che in questa stagione non ha attraversato momenti tranquilli. Ancora lui, croce e delizia, di una società, di un pubblico che lo ha amato e lo ama, che lo ha incoronato leader da anni. Francesco Flachi positivo alla cocaina potrebbe essere la fine, ingloriosa, per una delle ultime bandiere del calcio italiano. La notizia è filtrata a metà della giornata di ieri quando la Figc ha reso noto che nei controlli antidoping, successivi a Sampdoria-Inter del 28 gennaio scorso, e finita 2-0 per i nerazzurri, il numero 10 è stato trovato positivo al controllo Coni-Nado in competizione, su richiesta della Figc. Il campione di sangue sottoposto ad analisi dal laboratorio di Roma ha rilevato per il giocatore blucerchiato la presenza di Benzoilecgonina, uno dei metaboliti della cocaina.
Il giocatore ha ricevuto la notizia appena giunto al campo d'allenamento di Bogliasco nel primo pomeriggio: lo attendevano il direttore generale Beppe Marotta e l'allenatore Walter Novellino che gli hanno comunicato la notizia. Il fantasista non si è neanche cambiato, è uscito dal cancello del centro sportivo, è risalito in macchina ed è tornato a casa. Dalle sue labbra solo una battuta veloce sulla vicenda: «Sono tranquillo e al momento giusto chiarirò tutto. Mi spiace solo per la mia famiglia», sono state le uniche frasi del giocatore cui la Sampdoria ha chiesto di restare in silenzio.
Silenzio mantenuto anche dalla dirigenza, nessun commento ufficiale in attesa di approfondire il caso e studiare la strategia difensiva, con la possibilità di effettuare delle controanalisi che potrebbero anche scagionare il tesserato. Controanalisi per le quali si dovrà comunque attendere almeno un mese e mezzo ed in questa lunga parentesi Flachi dovrà stare comunque fermo, in sospensione cautelare, così come vuole il regolamento della Lega. Le uniche parole, a fine allenamento, se le lascia sfuggire Walter Novellino, il tecnico con cui Flachi, dopo un periodo iniziale di relazioni non eccellenti, aveva stabilito un rapporto paterno: «Sono estremamente dispiaciuto - commenta -, per me Francesco è come un figlio». Poco prima aveva lasciato Bogliasco Marotta che si era limitato a dire che non c'era nulla da dichiarare sull'episodio. Intanto, Riccardo Garrone, che in questi gironi si trova in Sud America per una battuta di caccia, è stato avvisato di quanto accaduto.
Una brutta tegola per la Samp, anche perché in questi casi sembrano non esistere precedenti per i quali le controanalisi hanno scagionato i giocatori. La lista dei calciatori sospesi per coca è comunque lunga e va da quella più illustre di Diego Armando Maradona (che nel gennaio '94, giocò la sua ultima partita in Italia proprio contro la Sampd a Marassi), a quella più recente di Jonathan Bachini squalificato a vita, passando per quella di Angelo Pagotto, ex portiere della Samp che venne squalificato ai tempi in cui indossava la maglia del Perugia.

Flachi, che in questa stagione ha già dovuto scontare 2 mesi di squalifica per una vicenda di calcioscommesse, rischia di non rientrare in questo campionato e comunque un lungo stop che si potrebbe quantificare in almeno un anno di squalifica.

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