Flamigni frena: «Un errore, non si devono illudere le donne»

Il ginecologo Carlo Flamigni di Bologna è contrario alla delibera firmata dall’assessore veneto Luca Coletto e definisce «illogico e irrazionale sovrapporre cultura a natura». Il ginecologo ricorda che nella specie umana «il periodo di massima fertilità è intorno ai 18-20 anni», anche se negli ultimi decenni «l’età di concepimento del primo figlio si è spostata in avanti e ogni anno aumenta un pò». Secondo il ginecologo «dovremmo stare attenti a ciò che dicono le grandi società scientifiche. Per esempio, la Società europea di riproduzione umana ed embriologia sostiene che bisognerebbe dissuadere una donna dal sottoporsi alle tecniche di fecondazione assistita dopo i 43 anni, mentre secondo la società scientifica americana bisognerebbe sconsigliarlo alle over 44». Il ginecologo invita così ad «accettare i limiti».

Tuttavia, lo specialista tiene a precisare che «sono le tecniche di procreazione medicalmente assistita più complesse (Fivet e simili, cioè quelle dette di terzo livello) che dopo una certa età non danno più successo. Al contrario, esistono alcune metodiche più semplici, come ad esempio l’inseminazione, che in casi particolari possono avere qualche probabilità di successo».

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