Politica

Il Fli flirta con Di Pietro Ma scoppia la baraonda

Fabio Granata lancia l'idea di un'alleanza con Di Pietro. Ma è polemica. Alcuni dirigenti del partito se ne vanno. Lui corregge il tiro. Intanto Fini ripete le stesse cose di un anno fa...

Il Fli flirta con Di Pietro 
Ma scoppia la baraonda

Roma - "Mi sembra interessante la nuova posizione assunta da Di Pietro. Che non è un uomo di sinistra, e potrebbe dare il suo contributo alla costruzione di un partito che abbia nell’identità nazionale e nella legalità dei capisaldi che certamente non sono di sinistra". Lo dice l’esponente di Fli Fabio Granata in un’intervista a sito internet dell'Espresso. Granata spiega che l’idea di una "alleanza tra Fini e Di Pietro è una mia idea che all’interno del partito ha una sua forte area di consenso". Subito è scoppiata la polemica.

I giovani del Fli: linea inaccettabile "Leggere l’intervista di oggi a Granata ci conferma nella scelta di rimettere i nostri incarichi nel movimento giovanile di Futuro e Libertà. Le scelte di ogni giorno di Fli indicano infatti chiaramente che si valuta la possibilità di alleanze innaturali, persino con Di Pietro. Noi giovani di centrodestra non intendiamo impegnarci un altro anno solo per venire poi informati all’ultimo di patti con chi di centrodestra non è. Crediamo che dopo il ritiro di Berlusconi si debba lavorare da subito per un centrodestra nuovo, e ci impegneremo per questo con l’associazione Fareitalia". Lo dichiarano in una nota Giovanni Basini, Matteo Laruffa, Luca Lorenzi, Cecilia Moretti, Antonio Rapisarda, Antonio Riolo e Pietro Urso, dirigenti nazionali di Generazione Futuro annunciando le dimissioni dal movimento giovanile di Futuro e Libertà.

Eurodeputato Collino lascia il partito Giovanni Collino lascia Futuro e libertà: "L’abbinamento di Fini e Di Pietro - afferma commentando l’intervista di Granata - è la dimostrazione dello sbandamento di Fli che modifica il suo indirizzo trainato dagli estremismi. Urso, Ronchi, Scalia infiltrati? No, semplicemente traditi da chi non ha saputo tenere in piedi una comunità politica ed umana affidandosi ieri ai colonnelli ed oggi ai gendarmi per evitare di assumersi responsabilità in prima persona, come avrebbe dovuto fare subito".

Granata precisa: sempre con Fini A stretto giro di posta Granata prova a correggere il tiro, chiarendo subito che non intende lasciare il Fli per passare coi dipietristi: : "Sono stato, sono e resterò al fianco di Fini nel progetto di Futuro e Libertà per costruire in Italia una nuova destra legalitaria, repubblicana, costituzionale ed europea. Le fonti parlamentari che mi danno verso l’Idv oltre ad essere radicalmente infondate sono strumentali e provengono probabilmente da ambienti che hanno come ragione sociale il tentativo di danneggiare il nostro progetto poltico. Anche attraverso la strumentalizzazione non del contenuto, ma del titolo di una intervista".

Gianfranco è fermo a un anno fa "Abbiamo creduto e crediamo nel progetto di Futuro e libertà". Lo ha ribadito il presidente della Camera Gianfranco Fini, annunciando la propria partecipazione alla festa di settembre a Mirabello e il via di un tour politico in Italia. Nessuna intenzione di dimettersi, ha aggiunto, perché l’impegno "è perfettamente compatibile" con quello di presidente della Camera. Fini ha ripetuto quanto già detto in passato: "Il presidente della Camera ha dei doveri ai quali non penso sia venuto meno, ho il dovere interpretare senza partigianerie il mio ruolo, ed è quello che ho fatto visto le critiche che mi sono arrivate da entrambi gli schieramenti".

E lui: "Alleanze sui programmi non sui principi" "Il principio della legalità è alla base della democrazia - ribadisce Fini -. È bastato questo per parlare di alleanze.

Ma le alleanze politiche si fanno sulla base dei programmi, non su principi già previsti dalla Costituzione".

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