Fli, il vero addio tra Ronchi e la Cosenza? Tutta colpa di un bambino non riconosciuto

RomaNel Fli volano falchi, colombe e pettegolezzi. L’ultima chiacchiera ha travolto la coppia futurista Ronchi-Cosenza: lui ex ministro e colomba; lei deputata e neo mamma. Fino a dicembre col pancione, adesso col maldipancione nei confronti del nuovo corso finiano. Il bello è che per ore sono girate le ipotesi più strane sulle motivazioni di un suo eventuale addio al Fli. Pare che abbia già fatto le valigie per non stare più accanto a Ronchi, con cui da un po’ non sono più rose e fiori. Più che fiocco rosa un fiocco giallo sulla sorte della deputata. Se ne va? Non se ne va? Resta il mistero. «Se lo fa, lo fa per ragioni che nulla hanno a che fare con la politica», mormora ancora oggi un anonimo finiano. Stessa tesi sostenuta in ambienti pidiellini. Si arriva addirittura a sostenere che Ronchi, che continua ad avere buoni rapporti con l’ex moglie da cui ha un’altra bambina, non abbia neppure riconosciuto la figlia appena avuta dalla Cosenza. Da qui l’ira funesta dell’onorevole napoletana. «Panzane», fanno sapere dall’entourage dell’ex ministro che alla figlia ha voluto dare perfino il nome di Antonia, in ricordo del compianto papà Antonio.
C’è chi dice, invece, che la storia sia un’altra. Ossia che la deputata campana, qualora decida di abbandonare la zattera finiana, lo farà perché non è affatto convinta delle posizioni di Bocchino e soci. I maligni ci ricamano su: bell’azzardo - dicono - se Cosenza molla Fini per non stare più accanto a Ronchi e torna nel Pdl; perché poi Ronchi sarebbe in difficoltà a mollare Fini e tornare nel Pdl e ritrovarsi nello stesso partito della Cosenza; a quel punto la Cosenza potrebbe ritornare nel Fli. Giochi dell’oca di una politica impazzita come la maionese. Cosa accadrà alle due colombe futuriste, un tempo piccioncini? Quale la verità? Per ora resta il mistero. Cosenza tace, Ronchi tace e attorno alla coppia che scoppia non si diradano le nebbie gossippare.
La diretta interessata fa soltanto sapere che «Con sorpresa mi trovo coinvolta in una montatura mediatica dove nulla di quanto detto corrisponde al vero». In compenso incassa la solidarietà bipartisan di mezzo Parlamento. Prima dai suoi compagni futuristi: «Voglio testimoniare la mia vicinanza ed il mio affetto sincero per Giulia Cosenza - dice la Perina -. Credo anche che, dopo le sue parole di questa mattina, sia il momento, da parte di tutti, di restituirle la dovuta serenità». «Sono vicino a Giulia - si spertica Bocchino - perché è stata sbattuta sui giornali per un problema che non esiste. Ormai non c’è più rispetto». «È un po’ anche l’effetto della personalizzazione della politica - ragiona Urso -.

Da parte mia ho evitato sempre di colpevolizzare gli avversari, tantomeno di colpirli sui fatti personali». Ma anche dal Pdl, con Matteoli, Corsaro, Saltamartini, Santelli e altri, arrivano attestati di solidarietà ai protagonisti della Dynasty futurista.