Era entrata perché voleva fare lamore con un secchione: «Così anche io imparerò cosa vuol dire fare lamore con la testa!». Tra le esperienze più significative della sua vita, prima de La pupa e il secchione (Italiauno, domenica ore 21.30), annoverava una serata in una discoteca di Saint Barth, «cera tanta gente, fiumi di champagne e Beyonce tra gli ospiti della serata». Oltre a questo, spiegava di non riuscire a vivere senza un uomo perché «è la fonte di ogni benessere, così come il sesso... per me è essenziale» e il ricevere regali costosi. Aveva spiegato di mantenersi facendo lapprendista stilista in una casa di moda specializzata in corsetteria, di avere ventisei anni, di venire da Bucarest.
Ora che Flo Marincea è stata eliminata, è ancora più chiaro che il suo contributo allinterno del programma condotto da Enrico Papi e Paola Barale, è stato di tipo sadico. Il secchione che le era stato affibiato, tal Valerio De Camillis, informatico, ventisette anni, uno che come passatempo colleziona lattine vuote di energy drink, fabbrica pupazzi con luncinetto, e, per rendere la vita meno amara si concede un cappuccino alla mattina, beh lui, si era trasformato in unumiliata vittima sacrificale. Flo, come pure Pasqualina Sanna la pupa accoppiata al secchione Luca Tassinari, ha virato il gioco verso il genere horror. Spavalde di chirurgia plastica, forti del loro metro e settanta abbondante, orgogliose della spianata cerebrale dietro il loro sguardo, hanno trasformato il cervello dei secchioni in un handicap e la loro assenza di cervello in un punto di forza. Si sono fatte massaggiare i piedi, mettere lo smalto, portare lacqua, ripetere chi fosse Garibaldi e cosa centrasse con lunità dItalia, hanno sbuffato come mantici volgendo gli occhi al cielo mentre ascoltavano quei poveri nerds, sudati, schiaffeggiati e inibiti che cercavano inutilmente di cacciar qualche basilare nozione nelle loro spaziose teste. Tutto inutile. Qualsiasi data o concetto o evento, una volta sotto le permanenti faceva la fine della particella di sodio dellacqua Lete.
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