Aperta uninchiesta sul caso «Amico Bus». Le forze dellordine hanno cominciato a svolgere accertamenti dopo il nostro articolo dello scorso 20 novembre sul servizio di trasporto dei disabili della Provincia di Roma, messo sotto accusa dai sindacati e da una parte degli utenti per varie e ripetute inefficienze.
La questione è delicata e ha sollevato non poche polemiche tra Palazzo Valentini e il Campidoglio. Le organizzazioni sindacali dei trasporti - Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e UglTrasporti - da parte loro, hanno diramato una nota in cui, pur dissociandosi dal comunicato apparso a loro nome sullagenzia di stampa Omniroma contro lamministrazione provinciale, confermano nella sostanza il loro «impegno al fine di ottimizzare questo importante servizio reso alla comunità» e «lo stato di agitazione del personale nei confronti dellAti, la società aggiudicataria del servizio». I rappresentanti dei lavoratori da un lato riconoscono «le evidenti difformità», dallaltro «confidano di raggiungere un accordo con lAti per cercare di migliorare la qualità del servizio ai disabili e anche le condizioni di lavoro».
Ma veniamo al dibattito politico che ha raggiunto toni decisamente accesi. «Apprendere di un disservizio è sempre spiacevole, ma diventa gravissimo quando ad esserne colpite sono delle persone svantaggiate o con varia disabilità. Quanto sta accadendo con Amico Bus è sconcertante - attacca Domenico Naccari, consigliere capitolino del Pdl -. Gli utenti già pagano lo scotto di un servizio che viaggia a ranghi ridotti per via della riduzione di personale che da circa un anno affligge e penalizza non solo i destinatari finali ma anche le decine di autisti e le loro famiglie, rimasti senza stipendio». «Al danno si aggiungono non una, bensì due beffe - prosegue Naccari -. La prima è lintegrazione del prezzo del biglietto per un servizio decisamente peggiorato, con soli dieci lavoratori, la seconda è lattesa cui sono costretti i fruitori che attendono per ore il passaggio del pulmino che li porterà verso le strutture prescelte».
Pronta la replica dellassessore provinciale alla Mobilità e Trasporti, Amalia Colaceci: «A fronte dei primi problemi normali per un servizio ripartito con condizioni diverse, oggi il livello di soddisfazione degli utenti è molto buono, come emerso dallultima riunione con le associazioni di categoria».
Il flop di «Amico bus», via agli accertamenti sui troppi disservizi
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