Il Fmi gela Bersani: «L’Italia crescerà soltanto dell’1,8%»

da Roma

Si allarga la forbice fra le previsioni di crescita dell’economia italiana nel 2007: il governo, con il ministro dello Sviluppo Pierluigi Bersani, parla di un tasso di sviluppo fra il 2 e il 2,5%, mentre il Fondo monetario internazionale si limita a una crescita dell’1,8%, che scenderebbe all’1,7% nel 2008. Il deficit pubblico scenderebbe al 2,5% del Pil quest’anno, per risalire al 2,7% nel 2008. Secondo anticipazioni del World Economic Outlook, l’economia mondiale è vista in lieve decelerazione (+4,9%) rispetto al record dell’anno scorso (5,3%). Il rallentamento è previsto anche in Germania, la cui crescita 2006 ha trainato anche l’economia italiana.
Per Bersani, invece, il nostro Paese potrebbe quest’anno potrebbe crescere fino a un massimo del 2,5%. Nella relazione trimestrale di cassa, che dovrebbe essere resa nota entro una decina di giorni, la cifra sarà più prudente. «Non abbiamo finito i conti - spiega il sottosegretario all’Economia Nicola Sartor - ma saremo fra l’1,9% e il 2,1%, diciamo intorno al 2%». Numeri che non convincono Giuseppe Vegas.

«Il governo - afferma il senatore di Forza Italia, ex viceministro dell’Economia - si appresta a taroccare le cifre della Trimestrale di cassa a fini meramente elettorali: cercherà di accreditare un falso rapporto deficit-Pil intorno al 2,5% per potersi permettere regali fiscali agli elettori in vista delle amministrative».

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