La focaccia col formaggio protagonista in tv

Focaccia con il formaggio di Recco «regina» di una puntata di «Linea Verde» su Rai 1 dedicata alle produzioni tipiche dell’entroterra delle valli genovesi. Intanto fa passi avanti l’istanza a favore del riconoscimento di Igp-Indicazione geografica protetta al prodotto. Recco, si sa, è la città della focaccia col formaggio, e con i Comuni limitrofi (Sori, Avegno e Camogli) ne delimita la zona di produzione. La specialità è nata dalla fantasia delle donne madri di famiglia che dovevano quotidianamente lottare con quello che avevano a disposizione: farina, olio, acqua, sale e formaggio fresco col latte delle proprie bestie. E proprio dal latte delle valli liguri partirà la registrazione della puntata di Linea Verde che andrà in onda a Pasqua. L’opportunità è nata dai contatti dell’Agenzia di promozione turistica «in Liguria» grazie anche al supporto della Regione Liguria (assessorato all’Agricoltura) il Consorzio recchese è riuscito nell’intento di realizzare una strategia vincente di marketing del territorio con la filiera della focaccia. Si è tornati così, come da tradizione storica, a utilizzare il latte ligure per la produzione di formaggio fresco L.L.T. (acronimo di Latte Ligure Tracciato) che lo identifica quale unica componente casearia ammessa dal disciplinare Igp depositato al ministero e che presto arriverà all’Unione Europea. La troupe Rai visiterà anche il salumificio Parodi di Sant’Olcese, e il Caseificio Val d’Aveto di Rezzoaglio. La puntata si concluderà con una esposizione del meglio che la tradizione genovese offre: birra di Busalla, acciughe sotto sale, cappon magro di San Rocco di Camogli, «camogliesi», sacripantina, amaretti, canestrelli, pandolce genovese (quello basso perché non siamo più nel periodo natalizio!), olio extravergine riviera ligure Dop della Riviera di levante, erbe aromatiche, miele .

E poi gli artigiani dell’ardesia della Val Fontanabuona, la filigrana di Campoligure, i velluti di Zoagli, l’esclusivo spumante «Abissi» fatto maturare alla profondità di 60 metri nel cuore del Parco marino di Portofino.