Il problema del degrado della Foce è sollevato unicamente dai cittadini, fuori da qualsiasi schieramento politico, stanchi ed esasperati da decenni di promesse e discorsi finiti nel nulla, costretti a vivere quotidianamente disagi insopportabili, sentendosi tutti perseguitati, gli anziani impauriti e i bambini privati di unarea dove giocare.
Sporcizia, cumuli di rifiuti, furti in strada, nei supermercati, nelle case, nei negozi, scippi, aggressioni, insulti. Il tutto causato principalmente da bande di nomadi che imperversano indisturbate, forti della totale tolleranza delle istituzioni, impuniti da sempre, che limitano e intimidiscono la nostre vite. E non si faccia volgare demagogia farcita di falso buonismo: razzisti sono coloro che imperversano forti di una «superiorità» che permette loro di non onorare le regole, ma di imporre le proprie, e coloro che li favoriscono. Chiunque, ferito nei valori familiari per cui vive e lavora, ha diritto di ribellarsi, di chiedere a Comune, Regione Provincia, Prefettura, Procura, Carabinieri, Vigili Urbani e Polizia, di provvedere entro una settimana per evitare lesasperazione nella popolazione.
La Foce prigioniera di bande criminali
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