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Foggia, l’esame

«Dimostreremo domenica contro il Napoli che ottobre non è il mese nero di Rossi e della Lazio». Parola di Goran Pandev, giocatore simbolo di Formello che ha commentato la sconfitta del Dall’Ara paragonandola a un semplice incidente di percorso: «Domenica abbiamo fatto una brutta figura a Bologna. Chiediamo scusa ai tifosi che sono arrivati fino in Emilia per sostenerci. È stata una giornata storta, forse pensavamo che sarebbe stato tutto facile, visto che il Bologna veniva da cinque sconfitte consecutive. E invece è andato tutto male».
Ad ascoltare il macedone, insomma, contro il Napoli ci sarà un’altra Lazio. «La cosa importante - ha spiegato - è restare con i piedi per terra. Senza fare discorsi roboanti, ma pensando solo alla partita della domenica. Sfida dopo sfida e poi alla fine della stagione faremo i conti. Credo che questa squadra abbia i numeri per tornare in Europa, tutto lo spogliatoio è consapevole di aver sbagliato una partita importante che ci avrebbe potuto lasciare in testa ma bisogna voltare pagina sapendo di aver sbagliato. Ora pensiamo solo al Napoli». Va subito spiegato però che la dea bendata non è che affianchi poi tanto facilmente la squadra laziale di questi tempi. Ieri, nell’amichevole con l’Aprilia (giocata a porte chiuse) e vinta 7 a 1, s’è fermato Tommaso Rocchi, uscito dal campo dopo venti minuti di gioco zoppicando. Stando comunque a quanto visto nei primi 45 minuti, si può però ipotizzare che, contro il Napoli, Delio Rossi abbia l’intenzione di schierare una formazione a trazione anteriore. In campo infatti, ieri il tecnico ha confermato per dieci undicesimi la compagine che aveva disputato le prime sei giornate di campionato, appunto con la sola novità del veneziano al posto di Pasquale Foggia. Al posto di Rocchi è poi entrato Zarate (due gol), peccato solo abbia sbagliato un rigore. Nel secondo tempo Rossi ha poi stravolto la formazione, dando spazio a Muslera, De Silvestri, Belleri, Diakitè Cribari, Kolarov, Manfredini, Foggia, Inzaghi e Mutarelli. A segno sono andati anche Inzaghi (doppietta), Foggia, Manfredini e Belleri. Le attenzioni dei cronisti sono state quasi esclusivamente rivolte a Foggia, che domenica vivrà una sorta di derby contro la «sua» squadra. «Essendo napoletano - ha spiegato - sarò sempre legato alla mia città, quindi per me Lazio-Napoli è sicuramente una gara particolare che mi auguro risulti spettacolare». Il fantasista non ha però nascosto i suoi timori: «Il Napoli è una squadra forte che può metterti sempre in difficoltà». Pasqualino ha poi ipotizzato il futuro della stagione: «I presupposti per fare bene sembrano esserci tutti. Abbiamo un grande pubblico e una squadra all’altezza per arrivare in campionato fra le prime quattro».


Finale dedicato alle nuove leve: nella partita di ritorno del secondo turno di Tim Cup Primavera, la Lazio ha sconfitto in trasferta il Siena per 2-0 con reti di De Dominicis e Ricci. Ora i ragazzi di Sesena se la vedranno con l’Inter negli ottavi di finale, la gara d’andata è prevista il 29 ottobre in casa (alle 14,30), il ritorno a Milano è fissato il 12 novembre.

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