«Conoscere il passato per imparare a confrontarsi con laltro, un viaggio nella memoria delle Foibe per riportare alla luce un ricordo spesso cancellato o negato». È il messaggio che il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha lanciato ieri ai circa 200 studenti di 25 scuole romane che il 12 febbraio partiranno per un viaggio a Trieste, Fiume e Pola che ha come obiettivo quello di approfondire e ricordare la tragedia degli italiani infoibati e lesodo dei 350 mila istriani, fiumani e dalmati che furono costretti ad abbandonare la loro terra per sfuggire alle persecuzioni. Nel corso dellincotro, che si è svolto nella sala della Protomoteca in Campidoglio, è stato mostrato ai ragazzi un filmato in bianco e nero per raccontare lesodo di Pola.
Ricordando il «negazionismo del passato» Alemanno ha sottolineato che «già allepoca dellamministrazione Veltroni dei passi significativi furono fatti. Oggi è molto importante che il Comune di Roma lanci questa iniziativa; tutto questo avviene nellottica di una memoria condivisa, per fare in modo che non ci siano più pagine strappate nella storia italiana ed europea». Il sindaco ha raccontato, parlando agli studenti, la sua esperienza personale: «Mio padre - ha detto - ha combattuto in Jugoslavia e io ho vissuto per un po di tempo a Udine e Padova». Con questo viaggio, dopo quello ad Auschwitz, «vogliamo dare una risposta a tutti coloro che negano ancora oggi lesistenza di questi fatti», ha concluso Alemanno. Allincontro con gli studenti pronti a partire (e a capire) era presente anche lassessore alla Scuola Laura Marsilio. «Si tratta del primo progetto strutturato - ha detto Marsilio - per far luce su una pagina della storia dimenticata, quella degli infoibati e degli esuli, un dramma per troppi anni taciuto».
Ma non ci sarà solo il viaggio dellaltra memoria a ricordare nella capitale le vittime delle foibe.
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